venerdì 16 agosto 2013

La visione della realtà. Diversi livelli




Il saggio ed il sapiente ci avverte che non tutto ciò che vediamo è vero e reale, mentre ciò che rimane invisibile ai nostri occhi spesso è la verità.

Per quale motivo afferma con sicurezza ciò?
  1. I nostri sensi sono limitati e spesso possono esplorare solo la dimensione che ci circonda per di più ad un certo livello;
  2. Infatti la stessa realtà che ci circonda è composta da diversi livelli,  se desideriamo comprendere meglio, proviamo a compiere un piccolissimo esperimento: osserviamo al microscopio un qualsiasi oggetto, e valutiamo la differenza;
  3. Per quanto ci sia impossibile crederlo, probabilmente noi stessi siamo esseri pluridimensionali, solo che la nostra coscienza personale non è abbastanza vigile e sveglia per rendersene conto, magari vi è un sistema di difesa, che non permette il risveglio in tempi non maturi. Per accogliere certe verità, occorre essere pronti e senza pregiudizi e paura.
Come esistono pericolosi esseri umani, nell'ambito della nostra a volte squallida realtà, esistono esseri non propriamente umani, più o meno pericolosi, che possono interagire con noi, solo ad un certo livello di frequenza.

Lo stesso scorrere del tempo ci inganna, il passato-presente-futuro, in certi livelli dimensionali potrebbe non scorrere con la stessa modalità rispetto alla nostra granitica? realtà.

Il nostro stesso cervello ci inganna, lui cataloga la realtà standard, infatti quando il suo equilibrio è compromesso, il soggetto vive situazioni totalmente differenti da altre persone, certe stesse sostanze lo inducono a percepire realtà non esistenti. Alcune droghe, sono pericolose per questo, l'individuo pensa magari di riuscire a volare e poi si schianta al suolo.
Tuttavia, alcuni studiosi sostengono che alcune droghe, abbiano la facoltà di aprire porte sconosciute, e consentano l'ingresso in altre dimensioni, ma certo delegare un potere a qualcosa di esterno da noi, sarà sempre molto pericoloso.

Delegare il potere a qualcosa di esterno, significa che quel potere o facoltà non ci appartiene.

Ovviamente questo non significa che persone che hanno certe facoltà o vedano cose strane, siano pazze oppure drogate. Vi è anche una linea ereditaria da non sottovalutare, ad esempio: chi ha il dono della preveggenza, non è raro che abbia avuto una mamma, o una nonna che vedeva alcuni eventi del futuro.
Accettare un talento del genere è molto doloroso.

La nostra società è spesso crudele perché colma di limiti e pregiudizi, cieca, ma forse senza colpa, certi condizionamenti sono molto pesanti, le mura che ci circondano sono molto alte, molto difficili da superare, la verità è difficile  e pericolosa da conquistare. Qualcuno riesce nell'impresa, molti però restano prigionieri all'interno di una società che ritengono falsa e assurda, perché le loro esperienze sono diverse, ma conoscono solo parzialmente la verità, e non hanno il coraggio di lottare fino in fondo, fingono di essere ciò che non sono, solo per sopravvivere. Ma è giusto che sia così, la scelta è individuale, un bimbo impara a camminare quando è il suo tempo...

Il saggio ed il sapiente ci avverte che non tutto ciò che vediamo è vero e reale, mentre ciò che rimane invisibile ai nostri occhi spesso è la verità.

Cosa ne pensate voi sulla questione che la maggioranza delle correnti di pensiero ritengano che il nostro corpo sia solo un veicolo, uno strumento per vivere in questo mondo, mentre altri pensano che anima e corpo siano assolutamente uno? - Che il corpo altro non sia che la materializzazione dell'anima - la sua forma virtuale ed olistica - 

Penso che non sia facile assumersi la responsabilità di una risposta del genere,
il nostro corpo è un miracolo ingegneristico, uno dei miracoli più straordinari, ma noi lo sottovalutiamo, come tutto ciò che rientra nel quotidiano, nell'abitudine di vedere le cose.

Un nemico acerrimo: l'abitudine, di pensare e di osservare ciò che ci circonda, meccanicamente senza alcuna meraviglia e gratitudine...
Il livello di visione è superficiale, inconsapevole....


6 commenti:

  1. Daniela,questa volta per il mio solito commento mi serviro'delle parole del piu'grande drammaturgo che abbia mai calcato i teatri del nostro pianeta che recitano cosi'- VI SONO PIU'COSE NEI CIELI E SULLA TERRA DI QUANTO L'UMANO PENSIERO POSSA MAI SOGNARE.WILLIAM SHAKSPEARE.Buona Domenica e sempre accanto a te sulla strada del Mistero.Emilio

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    1. Queste parole sono eloquenti, sono perfettamente d'accordo con lui e con te..
      Grazie per la tua vicinanza preziosissima in questo strano percorso..
      Buona Domenica a te.

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  2. Ciao Daniela,

    esponi un concetto che mi aveva già dato modo di pensare, confermato da quanto avevo già scritto di recente, un concetto che condivido molto, tutto quanto ci circonda, ci avvolge, del quale facciamo parte, è molto più ampio, direi infinitamente, di ciò che appare ai nostri sensi. Il legame tra corpo e anima, fisico e non fisico, non può non aver ragione di essere in base al concetto karmico secondo il quale il corpo è un veicolo di cui l'anima si serve per vivere esperienze che costruiscono il suo percorso evolutivo. E' una simbiosi temporanea, durante la quale i due mondi si trovano ad interagire, come mia umile opinione la risposta potrebbe trovarsi nel mezzo, nel senso di non considerare come verità assiomatica l'una o l'altra ipotesi, siamo troppo "piccoli" per poterlo stabilire. Di certo mi trovo pienamente d'accordo con la tua idea, la superficialità dilagante nel pensiero comune e l'abitudine inconsapevole a farne un fulcro mentale sul quale pigramente si vive la realtà è un letale disserbante per qualsiasi possibilità di miglioramento nell'osservazione e nella riflessione sul tema trattato.
    Non siamo fatti per pensare con le idee degli altri, eppure riusciamo troppo facilmente a farlo, è normale che sia così, teniamo sempre care le nostre convinzioni, per giuste o sbagliate che siano. Anche se non facilmente forse un piccolo passo nell'altra direzione l'ho compiuto. Concludo questo mio umile discorso con una frase di Mark Twain, che trovo semplicemente meravigliosa, e credo che sia uno spunto di riflessione di grandissimo valore:

    "Tra vent'anni sarete più delusi per le cose che non avete fatto che per quelle che avete fatto.
    Quindi mollate le cime. Allontanatevi dal porto sicuro.
    Prendete con le vostre vele i venti.
    Esplorate. Sognate. Scoprite."

    Mi permetto di essere sicuro che ti piacerà molto leggere questo pensiero di Twain (sempre se non lo conosci già).



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    1. Sono d'accordo ed hai ragione mi piace molto ciò che Twain disse, (ti ringrazio, sinceramente, non la conoscevo), ognuno di noi è unico e irripetibile, un nulla, polvere, ma anche l'infinito stesso, ciò sembrerebbe un paradosso enorme, eppure penso sia vero.
      L'esperienza mi insegna, che vi sono alcune influenze di pensiero manipolatrici, scorrette, dalle quali è importante prendere le distanze, altre non comprensibili, fino al momento che non avremo maturato consapevolezza ed esperienza...
      Sognare, esplorare, scoprire è fondamentale, nessun potere al di fuori di noi, sarà mai un reale potere.

      Il percorso non è facile, direi anzi molto difficoltoso, ma esonerarsi dal compierlo, significa una rinuncia a conoscere chi siamo e cosa siamo.....

      Grazie per questo tuo commento molto bello, che ho apprezzato moltissimo.
      Angie

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  3. Personalmente ritengo che il corpo non sia che il recipiente dell'anima, la "navicella" con cui navighiamo sulla terra, al momento della nascita, il mezzo con il quale percepiamo e attraversiamo le cose di questo mondo.
    Hai ragione, è un meccanismo sofisticato, molto più di quanto pensiamo. A parte il fatto che non siamo in grado di utilizzare tutte le regioni del nostro cervello, questa macchina-corpo ha dei meccanismi ancestrali nascosti, tasti che vengono premuti in automatico come il desiderio, la paura, la collera. Esistono per difenderci, per salvarci in caso di pericolo, ma possono anche ativarsi contro la nostra volontà, quasi a nostra insaputa e spesso con nostro disappunto. Forse per questo tutte le discipline di meditazione insegnano a vivere le nostre emozioni (risposte psicosomatiche a eventi esterni) con distacco, come se ne fossimo spettatori. Insegnano come uscire dalla navicella...
    Perdona la deviazione dal seminato, ma è un'associazione che - forse per lo stato d'animo mio attuale - non potevo esimermi dal compiere!
    Baci

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    1. qualche anno fa pensavo che il nostro corpo non fosse altro che un mezzo che ci consentisse di interagire con questa dimensione, ma ...se davvero fossimo esseri pluridimensionali, significherebbe che il corpo altro non è che la cuspide di un iceberg, fa parte di noi, in quanto alle emozioni...potresti avere ragione, ma i responsabili della nostra collera siamo comunque noi, il controllo spetta a noi...
      Ma ogni stato di animo, ci aiuta a compiere la nostra esperienza e capire...per cui alla fine deve essere accettato e superato.
      Baci

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