mercoledì 24 settembre 2014

La giustizia giustiziata





Guardare, ma non vedere
Eppure è Tutto Così Semplice.

I grandi complicatori di questo mondo,
Hanno da sempre giustiziato  la giustizia,

Tutti i giorni
la Giustizia è giustiziata,

servono enormi libri per imparare
a farlo...

mentre per Il Cuore è Tutto Palese
ed immediato,
è Sufficiente La parola Amore e rispetto
per ogni vita, ogni essere...

La bilancia è truccata,
da mani che non sanno amare,
e preferiscono dimenticare.


Quando la Giustizia un giorno, si ribellerà,
I Grandi Libri non serviranno a
proteggere i privilegi insensati.


L'Amore Che Tutto ama,
non riconoscerà i  grandi complicatori,
non li Vedrà.

Li lascerà giocare con le loro bilance truccate,
mentre Il Mondo li abbandonerà.


Quel giorno, solo un cuore leggero e privo di ombre
ed ingiustizie, potrà spiccare il grande volo.


Anonimo


9 commenti:

  1. Per giudicare un uomo bisognerebbe prima leggere la sua vita,le sue emozioni e il suo pensiero. Honorè de Balzac

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    1. Qui nessuno giudica nessuno, caro Emilio, purtroppo almeno per ora, la giustizia è giustiziata tutti i giorni.
      Basta osservare ciò che accade....

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  2. Giustissimo caro Dr. Emilio, per giudicare bisogna veramete conoscere a fondo la vita del giudicato. Però...però... il buon e dolce...saint Honorè non ha offerto tutta la...torta.

    I giudizi escono spesso deformati da costumi e convenienze proprie dell'essere umano, che, in percentuale inficiano in parte la giustizia, anche se emessi da un uomo onesto e non di parte.

    I giudizi e le analisi dell'uomo hanno distanze eque come il sole sta ai pianeti, nessuno sfugge alla dimensione umana con tutto quello che questo comporta.

    Un giudizio varia spesso nella sostanza se chi giudica si alza dal letto brillante o in sciopero di idee, se è fisicamente in forma o ha bruciori di stomaco.

    Caro Emilio, le cose che portano con sè un pensiero che vantasse equità, sono di solito colpevoli dei fatti più sanguinosi della storia.
    Benevolmente
    Malles

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    1. Già solo per un proprio ideale, o per convinzioni religiose o politiche o magari tutte e due, o perchè quel giorno qualcuno era un poco arrabbiato, magari per mantenere i propri privilegi di potere, quante volte hanno giustiziato la giustizia ? Quante e continueranno a farlo....

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  3. Benevolmente non sono d'accordo caro collega Malles sul fatto che le cose che portano con se' un pensiero che vantasse equità sono di solito colpevoli dei fatti più sanguinosi della storia, per il semplice motivo che in questo caso vi è solo una ragione che può condurre a un fatto sanguinoso in un regime d'equità ed esso è perchè qualcuno e vedi i casi dei paesi a regime comunista, non ha applicato alla lettera quel principio d'equità ma bensì l'ho ha usato a scopo di arricchimento personale.Perchè,caro collega, ti posso assicurare che se il pensiero che porta con sè èquità,verrebbe applicato alla lettera non causerebbe nessun fatto sanguinoso ma porterebbe in questo tormentato mondo sicuramente un pò di più di quella uguaglianza e giustizia sociale che in questo momento storico è completamente e sottolineo completamente latitante.Sempre benevolmente,un saluto.Emilio

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    1. Scusa se ti rispondo io, Emilio, il pensiero spesso è sottilmente perverso, e non sempre è derivato dal profondo cuore, o ispirato da Dio, eppure vi sono molte storie che dimostrano, quante vite siano state perse perché la giustizia fu giustiziata...

      Non penso che sia il caso di ricordare la storia, ma pensa a Giordano Bruno e a tutti i grandi uomini che furono condannati perchè il loro pensiero era differente?
      Oggi in fondo spesso accade la stessa cosa, chi ha potere e denaro, molto spesso riesce a sfuggire alla giustizia umana...

      Vi sono leggi in certi enormi libri che aiutano a sfuggire alla giustizia ed a truccare la bilancia...

      Non si giudica nessuno in particolare, ma la giustizia è sovente giustiziata ogni giorno...e sarà difficile far sì che non lo sia..

      Un caro saluto a te ed a Malles

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  4. Daniela,io sono totalmente d'accordo con tutti e due che la giustizia da sempre ha avuto diversi padroni e che si è macchiata di molti crimini e si trasformata quindi in ingiustizia e su questo non ci piove.Il mio commento era soltanto la risposta all'ultimo passaggio del commento dI Malles quando asserisce che un sistema di equità sociale può portare a risvolti sanguinosi ed è solo in questo punto particolare che io dico che non è così,per il semplice fatto che dove c'è uguaglianza nessuno pensa minimamente di protestare o di ribellarsi e di conseguenza non ci sono stati e non ci saranno mai eventi sanguinosi.Tutto questo per chiarire meglio il mio pensiero.Poi,Daniela per quanto riguarda il tuo intervento nel dibattito non ti devi scusare minimamente perchè per me il tuo punto di vista è sempre ben accetto e tu questo lo sai benissimo.Un abbraccio a te e a Malles.Emilio

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  5. Ciao caro dirimpettaio Emilio, ci si misura in singolar tenzone...scherzo.
    Però con gli occhi pieni solo di stelle si può mettere un piede in fallo, che pur rimanendo d'apprima in stallo, si può scivolare in...stalla. Su queste misere battutine un mio antagoniste di antiche gordiane battaglie trovava modo di riempirsi con voluttuosi eh! eh!, nonchè di ah! ah! e pure di gigioneschi uh! uh! . graaande personaggio, ne sento la mancanza. Quisquiglie e pinzillacchere caro Emilio, chiedo venia.

    Tornando a noi, credo nel mio piccolo, di essere entrato discretamente nella mentalità dei miei simili per trarne giudizi, ma anche senza questi, tutta la storia dell'umanità insegna da par suo, tu stesso dici: "...ti posso assicurare che se il pensiero che porta con sè equità, verrebbe applicato alla lettera non causerebbe nessun fatto sanguinoso...". Ebbene tu (giustamente) lo dici: SE, in questo SE sta tutto il bailamme storico-umano. Pure il grande Salomone fece le sue boiate, era un grande giudice, si, ma SEMPRE un uomo.

    I massacri perpetrati in nome della giustizia (compresa l'arrogarsi quella divina) da uomini sorretti da poteri fittizi e temporali non si contano, è un dato di fatto, non bubbole. Cercare di comprendere il perchè di questo, è come riuscire ad entrare nell'essenza più intima dell'umanità. Lo sforzo compiuto nei secoli da molti filosofi, anche credenti, di indagare le ragioni di certi comportamenti aberranti e in nome di quale ragione l'uomo arrivi a questo e addirittura ad eliminare se stesso, è l'enigma stesso del suo destino. Ovviamente l'uomo ha in sè facoltà discriminanti e non tutto gli riesce male, ma fa più notizia un massacro che una gita in montagna...il male, caro Emilio, risaltava già, facendola da padrone, nei primissimi passi della Bibbia, è un dato di fatto.

    Per vincerlo (il male) Gesù ha dovuto farsi mettere in croce, e questo è il massimo (come bene) per il minimo (l'uomo). In ogni modo, per consolarci, tutto questo ha una finalità ben precisa, anche se non è facile arrivare a concepirla. Si potrebbe andare avanti per ore, ma oltre a consumare tutta la risma dell'amica Daniela...ti farei (per ridurre) solo scarni riassunti di tempi e modi, ponendo in primo piano le varie civiltà che si sono succedute, senza capire poco o niente dell'esperienza terrena, facendo leva solo del potere di uomini posti sopra ad altri uomini, ricorrendo alla divinità solo nel bisogno estremo.

    Per ponderare questo ed altro, il salotto della nostra paziente amica può risultare stretto, l'unica sarebbe un colloquio a quattr'occhi...con l'ausilio di una bottiglia di Pinot fresco...ciao
    Malles

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  6. Non dobbiamo essere tutti uguali ed uniformarci, sarebbe impossibile, semplicemente, avere tutti pari opportunità, e non dover essere qualcuno di importante per avere giustizia, siamo tutti importanti....
    Ci sarà sempre qualcuno che avrà maggiori capacità, più intelligenza più cuore. Ma questo non può influire sulla giustizia...., ad esempio avere l'avvocato più bravo, perchè una persona ha tanti soldi....e riuscire a sottrarsi alla giusta detenzione....
    E' solo un esempio
    Grazie Emilio

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