domenica 30 novembre 2014

Salti temporali quarta parte






Prima di affrontare questa quarta parte, occorre leggere la prima, la seconda, la terza.


Peter aprì gli occhi, un uomo dal volto abbronzato e dai capelli bianchi, si chinò su di lui e gli chiese:" Come stai Peter?" Lui rispose: "In che anno mi trovo ora?" L'uomo : "Nell'anno 2011".

Lentamente lo aiutarono a rialzarsi, e finalmente ricordò,  si era sottoposto volontariamente ad uno strano esperimento, di cui però non immaginava minimamente la portata.  Il titolare di una società di ricerca, Paolo D., l'aveva chiamato per una ordinaria investigazione, poi, con il tempo, si era instaurato un rapporto di grande stima, tanto che successivamente fu coinvolto in alcune sue ricerche, non propriamente da investigatore privato. Per essere sinceri, quando Paolo gli disse, che avevano trovato il modo, di viaggiare nel tempo, pensò che stessero esagerando, l'equipe era composta da 10 ricercatori, tutti si erano sottoposti all'esperimento, ed erano ritornati con esperienze incredibili e diverse, ma anche con la terribile esperienza che da un certo anno in poi, nessuna forma di vita, sarebbe sopravvissuta sul pianeta.

Paolo chiese a Peter di raccontargli quello che aveva vissuto, Peter lo fece, non trascurando nessun particolare. Poi fu Peter a chiedere a Paolo: " Ma sono riuscito a salvare davvero il mio amico Leonardo, o è stato solo un sogno?"
Paolo: "Tranquillo, non è stato un sogno, per esperienza ti posso dire, che anche gli altri, che hanno compiuto un'influenza del genere, hanno poi ritrovato ben viva la persona in questione, per cui il tuo amico lo abbraccerai presto, piuttosto, mi interesserebbe conoscerlo. Torna domani Peter".

Peter, cercò immediatamente Leonardo, bussò alla porta del suo ufficio, ed eccolo lì davanti a lui, grande e grosso, con quegli occhi azzurri da bambino innocente, si abbracciarono felici di ritrovarsi, poi Peter gli spiegò subito dello strano esperimento, di quella strana macchina del tempo, che non trasferiva il corpo, ma solo la coscienza, e che Paolo aveva chiesto di conoscerlo.

Nell'anno 2011, Peter si ritrovava perfettamente a suo agio, finalmente abbracciò con gioia la sua famiglia, sua moglie ed i suoi figli, sapeva che il giorno dopo, si sarebbe risvegliato nel suo letto, vicino alla sua amata consorte...., poi era felicissimo che Leonardo fosse vivo, vi era solo una ombra malefica che aleggiava nel suo cuore: "quell'immagine di mondo desolatamente vuoto, arido, senza un alito di vita, purtroppo, nulla era stato risolto".


Erano le 9 di mattina, Peter, passò a prendere Leonardo, per andare all'Istituto di ricerca, il suo amico, aveva lo sguardo sognante, quando Paolo lo affidò ad un suo collaboratore, per fargli visitare il centro e per spiegargli il funzionamento di quello strano apparecchio, che consentiva alla coscienza di spostarsi, Leonardo sentiva in cuor suo, di aver un grande debito di riconoscenza verso quelle persone, grazie a loro Peter aveva potuto salvargli la vita, ma anche la curiosità giocava un ruolo di tutto rispetto, sembrava proprio un bimbo con le mani nella cioccolata.

Paolo e Peter, invece nel frattempo stavano discutendo su come comportarsi per conoscere qualche dettaglio in più, sulle cause che avrebbero condotto l'umanità e anche altre forme di vita, a sparire, senza lasciare alcun segno biologico.

Peter: "Occorrerebbe viaggiare in prossimità dell'evento, non ci resta altra soluzione, proseguire di anno in anno, fino a determinare le cause, a turno, visto che vi è solo un apparecchio."

Paolo: " Credo che non vi sia altro modo, ma tu sai bene che nel momento stesso dell'esperienza è impossibile interagire con il gruppo, inoltre vi è il grande problema che  chi viaggia, non ricorda il motivo del suo viaggio, è successo a te ed anche a tutti gli altri, ma certo anche avere maggiori informazioni potrebbe essere di vitale importanza."

Peter: "Ma non sarebbe il caso di chiamare in causa anche altri istituti di ricerca, forse ci potrebbero aiutare."

Paolo: "Il fatto è che questa scoperta, non è ancora stata resa pubblica, è tutto in fase sperimentale, invece di aiutarci, le autorità ci ostacolerebbero, con chissà quali manovre, magari porterebbero via l'apparecchio, per appurare che non rappresenti un pericolo, noi ne abbiamo bisogno, non possiamo rischiare."

Leonardo era rimasto impressionato dalla genialità con cui era stato costruito quella strana capsula del tempo, era felice e gioioso, ma nel vedere i volti seri di Peter e Paolo, ricordò che vi era un grave problema, e disse di essere pronto a sottoporsi al prossimo esperimento. La proposta fu accettata sarebbe stato il suo turno, ma prima dovevano incontrarsi nuovamente con tutta l'equipe per determinare quale anno sarebbe stato quello migliore, per capire cosa sarebbe accaduto successivamente. 
Paolo decise che nonostante la gravità della situazione, occorrevano almeno due giorni per riflettere e decidere. Poi si sarebbero nuovamente incontrati.

I due giorni passarono velocemente, si ritrovarono tutti nella sala riunione, alla fine decisero che gli anni  da indagare, sarebbero stati il 2035, e il 2036, i viaggiatori sarebbero stati, a turno Peter e Leonardo, dal momento che gli altri componenti dovevano restare al loro posto per qualsiasi evenienza e difficoltà tecnica.

Nell'anno 2035, Peter aveva potuto riscontrare che un mondo ancora vivo e vegeto, tuttavia in quella città vuota, in un supermercato, aveva rilevato che l'ultima scadenza su un pacco di pasta ormai polverizzato, vi era riportata la data 2036... 

La Ricerca continua....


4 commenti:

  1. Daniela,approfitto un attimo del fatto che il viaggio di Peter narra di un futuro ormai prossimo,per inserire sul blog, sempre come mio personale commento al racconto, una mia poesia che parla per l'appunto proprio di quello che vorrei che restasse di me ai miei posteri.La poesia si intitola- VOGLIO.- Voglio lasciare a coloro che restano il meglio di me,voglio lasciare loro il dono dell'amicizia e dell'amore.Voglio lasciare la compassione e la misericordia,voglio lasciare il mio sogno di un mondo senza guerre.Voglio lasciare il mio amore per tutti gli esseri viventi,voglio lasciare loro il mio futuro.Buona Domenica,Emilio

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    1. Bellissimo, Se così sarà il mondo sarà poi un vero paradiso....
      Buona Domenica a te Emilio...

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