sabato 28 marzo 2009

Incredibile ma vero.



Ciò che vi riporto in questo blog l’ho letto su un libro intitolato “ il Grande libro dei misteri irrisolti”, volume primo di Colin e Damon Wilson.
Riportano Nell’introduzione a pag 13 ( per chi lo volesse comprare, vi assicuro di non avere alcun interesse a segnalarvelo ),riportano queste testuali parole:

Dalla singolare esperienza emerge con l’altro interrogativo, se la mente si possa identificare col cervello. In merito menziona il caso di un uomo morto in un ospedale di New York. L’autopsia rivelò che era privo di cervello e che la scatola cranica conteneva soltanto una mezza coppa di acqua sporca. La storia ancora una volta suona come fantastica, una di quelle che non vale neppure la pena di prendere in considerazione. Peccato che all’inizio degli anni ottanta, il professore John Louber della università di Sheffield, scopri uno studente, che vantava un quoziente di intelligenza pari a 126 , che aveva la scatola cranica “ piena d’acqua”. Una scansione radiografica rivelò infatti che il suo cervello si riduceva a nient’altro che una sottile pellicola non più spessa di un millimetro. Come poteva vivere normalmente quel ragazzo, se era praticamente privo del cervello? Lourber , un’autentica autorità nel campo della idrocefalia
( acqua nel cervello), sostiene di essersi imbattuto in molti casi di gente perfettamente normale la cui scatola cranica era colma al 95% di acqua, ed afferma che una percentuale variabile dal 70 al 90 rientra in una diffusa normalità.
Ne deduciamo : se una persona è in grado di pensare anche senza cervello, ciò significa che la capacità di pensare è una funzione che esiste in modo indipendente dalla massa celebrale.

Questo articolo mi ha colpito davvero molto, ed ho pensato di condividere con voi questa informazione incredibile, che vi assicuro che non è una mia invenzione , spero solo che coloro che hanno scritto il libro, non si arrabbieranno troppo se ho inserito nel mio blog , una piccolissima parte dell’introduzione, del resto credo che qualcuno di voi vorrà verificare, acquistando il libro.

Che cosa ne pensate ? ho suscitato il vostro interesse…?

1 commento:

  1. L'hai suscitato eccome il mio interesse.
    Dovremmo a questo punto immaginare il cervello come una stazione radio innecessaria, o necessaria in infinitesima parte, all'espressione dell'onda-energìa-mente.
    Ma allora a questo punto perché un cervello danneggiato ordinariamente crea una menomazione?!
    D'altro canto, perché negli idrocefali acefali si avrebbe un processo di ridondanza (unica teoria abbozzata dalla scienza per spiegare questo fenomeno, per cui infinitesime parti di cervello avrebbero la capacità di supplire al cervello intero), e nelle ordinarie menomazioni per l'appunto no?!
    Se ti viene qualche idea in proposito comunicamela!
    pasotti_andrea@yahoo.it

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