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domenica 8 marzo 2009
Il ritorno di Mario.
Per un miscredente come lui, iniziare a vedere creature alate, persone trapassate, era davvero troppo.
Ormai convinto che qualche valvola del cervello fosse saltata, decise di prendere un appuntamento con lo psichiatra. " Il luminare" lo sottopose a svariati test, controlli , analisi, alla fine sentenziò che lui era sano come un pesce , ma sicuramente lo stress da lavoro, poteva essere la causa delle sue visioni.
Mario si tranquillizzò , anche se a dire il vero oltre a vedere, cominciò ad udire le voci , (ed a questo punto si spaventò , si disse molto bene sto diventando schizofrenico, ma non né parlò con nessuno).
Povero Mario, ormai la sua vita era diventata un vero incubo, immaginate un uomo in carriera , che in piena riunione di affari, si vedeva apparire il padre, o un amico ,( morti e sepolti), che gli chiedevano di essere ascoltati.
Non parliamo della notte, il sonno era letteralmente popolato da fantasmi.
L'unica persona che riusciva a confortarlo era la sua ragazza, una studiosa di parapsicologia, l'unica che credeva alle sue visioni, e che lo esortava ad accettare queste manifestazioni, doveva fermarsi ad ascoltare.
Mario si rassegnò, e cominciò a prestare attenzione a questi fantasmi, che peraltro grazie al cielo avevano sembianze di persone a lui care.
Conversando con loro gli sembrava di essere tornato indietro nel tempo, il padre soprattutto lo informava che la morte era stato solo un viaggio da dimensione a dimensione, che la vita terrestre rappresentava una scuola elementare, e che tutto ciò che si impara non andrà mai perduto. Gli spiegò che l'unica verità che
governa ogni mondo possibile, è l'amore vero e che senza di esso, nulla ha valore.
Gli rivelarono che la sua vita era ad un bivio, per cui era quello il motivo della loro presenza accanto a lui.
Apri' gli occhi dove si trovava ? in un letto pieno di fili, tubicini, cosa diavolo era successo , cercò di parlare, ma non riusciva che a emettere che qualche suono indistinto, accanto a lui la sua ragazza gli sorrise e gli disse " bentornato".
Improvvisamente ricordò l'incidente disastroso sull'autostrada, il buio, i sogni , suo padre , i medici lo informarono che l'avevano salvato in extremis, il suo cuore si era fermato per quasi cinque minuti......
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