venerdì 18 ottobre 2013

Un salto nell'ignoto racconto





Introduzione

Dalla vita "normale" ecco, all'improvviso un salto nell'ignoto inaspettato ai confini della realtà: un gruppo di amici abituati a divertirsi a tutti i costi, senza alcun rispetto per chi invece ha esperienza in altri campi, decide di giocare con il paranormale, e spaventare un loro "amico", timido ed impacciato ma profondamente interessato ai misteriosi fenomeni delle intercomunicazioni con l'altrove.


Non vi è nulla di più terribile del branco, in questo caso di un gruppo di amici burloni e superficiali, che amano divertirsi alle spalle di altri giovani totalmente differenti da loro. Ragazzi che presi uno per uno sono assolutamente normali ed innocui, ma che quando sono insieme fanno un gran casino e decidono sempre quale sarà la loro prossima vittima.  La loro scelta  stavolta era caduta su un ragazzo timidissimo, studioso e amante della paranormalità, della scienza aperta, del mistero, un amico che ogni tanto andava in discoteca  con loro, ma che alla fine aveva deciso di non frequentarli più, per paura che un giorno o l'altro potessero combinare qualcosa di grave, ma anche per le continue prese in giro, dedicate ai suoi interessi al di fuori dell'ordinario.

Quando gli proposero di partecipare ad una specie di seduta spiritica, tenuta da un medium di loro conoscenza, Aldo, non accettò, lui sapeva bene che non si può giocare o passare il tempo con certe cose, ma questi ragazzi non si arresero e sapendo che una sera il giovane sarebbe rimasto solo in casa, si presentarono alla sua porta ed entrarono di forza, insieme al sedicente medium, ridendo, lo costrinsero a partecipare alla loro burlesca seduta.

In realtà Aldo, si mise da una parte, e si rifiutò di sedere intorno al tavolo, si limitò ad osservare il comportamento sguaiato e offensivo, guardò la catena intorno al tavolo, ascoltò le loro risate e le burle, lo stesso falso medium che al lume di candela, richiamava le anime del purgatorio, mentre rideva a più non posso, e diceva: i morti sono solo morti, figuriamoci se potevano venire lì, poi battevano sul tavolo, e continuavano a ridere, alla fine si stancarono, ma proprio mentre annoiati, stavano alzandosi dalle loro sedie, il tavolo lievitò in alto sopra le loro teste, e poi ricadde pesantemente sul pavimento,  alcune palle di luce, iniziarono a girare vorticosamente come impazzite intorno a loro, poi sia Aldo che gli altri si accorsero che la temperatura nella stanza, si era abbassata notevolmente, tanto, da vedere il vapore uscire dalla loro bocca, spaventati, tentarono di fuggire, ma non riuscirono ad aprire la porta, le palle di fuoco, improvvisamente si trasformarono in persone, alcune di loro erano ben conosciute da quei stupidi giovanotti, ed erano serie ed arrabbiate, Claudio riconobbe il nonno, che tanto aveva amato, che lo guardò con aria severa, Marco invece si trovò faccia a faccia con suo fratello che era morto cinque anni prima in un incidente. Soltanto uno di questi esseri parlò e li intimò di non fare mai più una cosa del genere, di non giocare con ciò che non conoscevano, la loro grande fortuna era solo una,  erano riusciti ad intervenire, prima che forze ostili e molto pericolose potessero loro far rimpiangere amaramente le derisioni e le burle.

Li invitò a riformare la catena, ed a chiedere scusa, per poi scioglierla solo nel momento in cui lui avrebbero chiesto di farlo. I ragazzi sconvolti, seguirono le istruzioni alla lettera, e poco dopo la temperatura tornò normale, Aldo accese le luci, tutto era perfettamente in ordine come se nulla fosse accaduto. Ma i volti dei ragazzi erano bianchi come il latte e allibiti si domandarono l'uno con l'altro, cosa fosse realmente accaduto.

Restarono a parlare con Aldo e chiesero se lui avesse idea di cosa fosse accaduto, seppure Aldo era sconvolto quanto i suoi amici, ricordò di aver letto un articolo che avvertiva che giocare con le forze occulte è  molto pericoloso, in questo caso forze positive erano intervenute, per chiudere un portale che avrebbe introdotto entità non benevole, il rito che era stato loro ordinato di eseguire,  prevedeva la chiusura di un passaggio, che non dovrebbe mai essere aperto da persone inesperte.

Quella strana esperienza, non fu dimenticata, quei giovani burloni, in seguito non furono mai più gli stessi, e insieme ad Aldo si dedicarono allo studio di misteri esoterici, inesorabilmente erano stati toccati dall'ignoto, ormai appartenevano a lui, nel loro cuore piano piano nacque l'esigenza di conoscere i misteri della vita.

Questo evento accadde almeno venti anni fa, oggi questi giovani, sono uomini adulti, che dedicano la loro vita all'ignoto, che hanno capito solo con il tempo, quanto furono fortunati, i loro cari riuscirono ad intervenire, per garantire loro un futuro diverso, un futuro di conoscenza, forse fu un destino? O una sorprendente possibilità? Difficile rispondere, ma un intervento straordinario ci fu eccome, tutti loro ricordano ancora molto bene cosa accadde quella sera.



P.S.
Pur essendo un racconto di relativa fantasia, posso garantire che scherzare con certe forze sconosciute e deriderle, è veramente molto pericoloso, occorre avvicinarsi al mistero, con grande rispetto ed amore.
Vi sono state esperienze molto più forti di queste, c'è qualcuno che non è sopravvissuto, infatti introdurre entità o forze sconosciute non benevole è molto più facile di quanto possa sembrare. 
Si insinuano subdolamente nella psiche delle persone più fragili, per compiere la loro opera di distruzione, lenta o veloce che sia. Molti anni fa una persona di mia conoscenza, mi raccontò che ben due persone che si riunivano insieme ad altri per richiamare i defunti, si suicidarono, ma anche gli altri sette, ebbero  una vita molto disgraziata. No, non sono favole. Per dedicarsi a certe pratiche occorre essere molto preparati ed a volte neppure questo è sufficiente. 


In certi casi solo un cuore puro, può salvare, Aldo qui rappresenta appunto il cuore puro, che probabilmente riuscì ad attrarre entità benevole e salvatrici.



4 commenti:

  1. Sono completamente d'accordo sulla morale contenuta nel tuo articolo,mai sfidare ciò che non si conosce,è troppo pericoloso.Buona Domenica,Emilio

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    1. Indubbiamente, non sappiamo cosa ci sia intorno a noi, quindi è bene essere prudenti.
      Buona Domenica a te
      Angie

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