sabato 22 novembre 2014

La nostra ombra ignota








 L'uomo aspira all'immortalità, ma occorre saper distinguere: quella statica, senza trasformazione, sarebbe solo una dannazione, l'immortalità in continua evoluzione è l'immortalità reale.

Aspirare ad una immortalità in un corpo sempre uguale, ( quella che ricerca la scienza), incapace di viaggiare attraverso le varie dimensioni, significherebbe dannazione, infelicità e terrore nelle fasi finali.  

L'immortalità Reale, non è questo terribile fantasma, ma la capacità di essere, ed evolvere in un corpo, che evolve a sua volta, che come un destriero lucente, sa trasportarci in ogni dove.

La scienza non potrà mai donarci questo tipo di immortalità, dunque molto meglio allora la tradizionale morte, come ente trasformatore.

Se la materia è la conseguenza di una Coscienza,  che con le sue abilità vibratorie, riesce ad unire immensi universi, con all'interno  micro-universi di vita, capaci di assimilare tale coscienza, possiamo dire che nulla sia impossibile. L'impossibile è coniato dalla nostra mente, da quell'inganno che si chiama personalità. Noi abbiamo imparato dai nostri padri, i discendenti impareranno da noi, i modelli sono difficili da sostituire.

E se come molti studiosi dicono, le nostre credenze,  i nostri pensieri, sono come sbarre invisibili (elettromagnetiche), che ci imprigionano, tutto ciò che abbiamo ora qui, è il risultato e la somma delle nostre personalità, che filtrano la nostra reale coscienza, riducendo la sua immensa luce, in una piccola lampadina. Le prove sono evidenti, esiste il bello, ma vi è davvero tanta dannazione.

La poca conoscenza di ciò che realmente è materia, in questo mondo di superficie, può condurre a pensieri completamente devianti.  La poca conoscenza di tutto, comporta poi credenze che si trasferiscono da padre in figlio.

Non siamo solidi come pensiamo, dimenticare questa illusoria solidità è necessario, per procedere su quello che è davvero il nostro organismo biologico.....e tutto il resto...

Può la coscienza influenzare il comportamento della materia?  Direi proprio di sì.
Pensare che tante persone vanno dal mago di turno, per trovare sollievo da un malocchio o qualcos'altro...  Il pensiero non è inerte, questa non è  affatto superstizione, infatti per accedere a stadi di evoluzione più alti, la prima cosa da fare è purificare i propri pensieri.  I pensieri di disprezzo e di odio, sono terribilmente nefasti, ma non solo per i destinatari, soprattutto per i mittenti...

Dunque cosa dovremmo aspettarci da questo mondo? In questa fase decadente?
Paura della fine del mondo, odio, razzismo, crisi,  rivalità etc...  
Già la famosa dualità, il motore del mondo delle personalità...

Eppure ognuno di noi è già unico ed irripetibile, senza falsità, e maschere..

A volte mi domando se non abbiano ragione quei famosi sciamani, che dicono che siamo influenzati da tenebrosi esseri che manipolano la nostra realtà trasformandoci in prigionieri di noi stessi, ma questo sarebbe voler scaricare le nostre responsabilità su altri, che se anche esistessero, non farebbero altro che far leva sulle nostre debolezze.
Preferisco pensare che tali esseri, altro non siano che la nostra  stessa ombra ignota, che con tanta pazienza ed amore dovremo integrare, un'ombra che assorbe tutte le nostre paure ed i nefasti pensieri, con conseguenze in certi casi devastanti, perchè tutto, ritornerà sempre a noi.

La scelta è sempre nostra purtroppo, se non ti farai guidare dal  tuo cuore sacro, ti guiderà qualcos'altro...e non sarà  mai un' ascesa, ma una discesa senza fine...

Persino nelle aspirazioni più alte, le distrazioni sono altamente pericolose.
Non vi è nulla di più importante che seguire il proprio cuore sacro, anche quando tutto sembrerà essere contro di te.


6 commenti:

  1. Sempre più difficile, amica Angi. Questi sono argomenti che fanno tremare i pols..INI delle camicie. Perchè il filosofo non costruisce più i suoi "castelli metafisici" e il teologo è costretto a ripensare a Dio e all'evento della creazione? Perchè lo psicologo trova difficoltà a "collocare" l'individuo in un contesto solido e rassicurante?

    Sulle necessità, sul perchè della creazione, sulla contingenza di Dio e quindi dell'Universo, il punto di domanda non finirebbe mai, così come le speculazioni al riguardo. Sotto a questi quesiti ci sbattono la capa i grandi fisici di ogni tempo, da Paul Davies a Stephen Hawking, senza andare troppo indietro nel tempo.

    Secondo alcune recenti teorie (di parte), l'universo potrebbe anche essersi formato da solo. Questa è una possibilità presente anche nel principio di indeterminazione quantistica di Heinsenberg. Questo porta a delle inevitabili conclusioni: la nostra conoscenza razionale sia dell'universo, sia dell'uomo nel suo insieme, sia dell'aldilà o dell'infinito (meglio sarebbe dire dei molti infiniti possibili), può andare ancora oltre i limiti cui è giunta .

    Sembra però inevitabile che l'ultimo Mistero (o il primo) non possa essere afferrato se non (anche come sostiene Davies) con l'esperienza mistica o con l'adozione di una comprensione DIVERSA da quella basata sulla matematica e sulla fisica. Resta comunque difficile credere che la nostra presenza nell'universo sia puramente casuale, visto che in noi esiste una scintilla di razionalità che, se non altro, ci avvicina alla Chiave del Tutto. Salutoni
    Malles

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    1. Infatti i miei polsi hanno tremato, e non solo i polsi, amico di penne e di piume. La fisica quantistica, sta avanzando in quelle che potrebbero essere le possibilità.., ma noi umani abbiamo un problema notevole, non sappiamo immaginare un infinito, qualcosa che non finirà mai, proprio perchè siamo limitati...., non riusciamo ad immaginare qualcosa di increato..., dalla energia inestinguibile.
      Siamo un caso? Oppure Qualcosa o Qualcuno ci ha creati? Personalmente anch'io non credo che sia un caso, la nostra nascita...., perchè siamo nati? Abbiamo una funzione in questo macro.organismo che è l'universo... Mi chiedo se qualche cellula del nostro corpo non si ponga la stessa domanda..?

      Dunque se ciò che sta in alto è come ciò che sta in basso...
      forse non è una domanda così idiota.

      I fisici ci sbattono il capo e continueranno a sbatterlo per molto tempo, purtroppo siamo stati programmati al limite...., solo una parte trascendente può aiutarci...., a superare i limiti intendo...

      Grazie ...

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  2. ..." ma noi umani abbiamo un problema notevole, non sappiamo immaginare un infinito"...Così stanno le cose per la maggior parte dell'umanità cara amica, Siamo come chiusi in un inverno, un luogo di tenebre e di morte. ma è una morte apparente, materiale, in cui giace lo spirito del nuovo che verrà, così come il grembo materno è nel contempo carnefice e creatore del mondo che verrà.

    Può sembrare lugubre, ma noi alimentiamo la vita che a sua volta si nutre di cadaveri perchè non esiste vita senza la morte, ci tocca morire per vivere, morire attimo dopo attimo...L'universo NON è stato fatto per servirci, la verità è all'opposto, l'esatto contrario, che cioè noi alimentiamo la vita se siamo capaci di morire a noi stessi, il che significa servire...

    Per aumentare la dose (se mai fosse possibile mia cara Daniela...) del problema, molti credono che perdere, lasciare il nostro ego significa forse divenire illuminati, Apprendere nuove conoscenze da applicare al benessere interiore (qui come in altri frangenti a volte mi contraddico, ma la materia si presta...), ma questo è ANCORA fonte di desiderio, fame di possesso, è ancora servire la necessità dell'ego infingardo e trasformista.

    Morire è semplicemente morire, è non essere, non identificarsi e contemporaneamente è esistere realmente nella vera forma di ciò che si è. Di fatto la morte è la perdita quotidiana del desiderio che ci conduce al servizio anzichè all'essere serviti, e per imparare a morire la vita si trasforma quotidianamente in morte. Così per vivere occorre morire.

    Sono uscito dal contesto? Forse no, questa è pur sempre mistica. A'PPProposito di mistica...Anche per la teologica cristiana cattolica, la "mistica" è uno stato più elevato di vita spirituale in cui l'anima arricchita dalla Grazia Santificante purificata dal peccato, ed esercitata in pratiche, giunge ad una unione intima con Dio. Questa unione che è un dono infuso da Dio e illuminato dallo Spirito Santo ed accompagnata anche da delizie spirituali.

    Finisco con Dio (e scusa se è poco...) il quale contiene in Sè ciò che ha creato e in esso si rispecchia; Egli NON è ciò che Egli stesso ha creato, Egli è ANCHE ciò che egli stesso ha creato, perchè Egli è Tutto e ovunque si rispecchia. e per avvicinarsi a Lui bisogna necessariamente trascendere la natura superando i vincoli che essa ci impone, sapendo trovare quelle vie sottili dell'essere che sono il mezzo per arrivare a intuire e sfiorare certe verità. Un saluto mia cara Icara...
    Ancora una cosa, penso che il film Afterwards ti potrebbe interessare
    Malles

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    1. Speriamo che le mie ali siano più robuste di quelle di Icaro, e di non sfracellarmi al suolo, caro Malles, del resto non potrei che continuare, nonostante le distrazioni non mi distraggo, la mia attenzione è ...., stanotte ho sognato che avevo gli occhi azzurri, il mio volto era diverso, un sogno che sembrava reale...
      un attinenza con Icara?
      Grazie del tuo prezioso contributo...., se qualcuno leggerà il tuo commento forse ....forse...
      Grazie per l'indicazione del film...non l'ho visto...
      Un abbraccio

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  3. Per quanto concerne il mio punto di vista, io credo che la vera e sublime immortalità alla quale ogni essere umano ha il sacrosanto diritto di aspirare è quel tipo di immortalità che lo porterà un giorno,quando egli avrà abbandonato per sempre questo tormentato e allucinato pianeta, a diventare completamente uguale a Dio in tutto e per tutto.Ma per poter raggiungere un simile traguardo che forse a molti potrà sembrare irragiungibile, è estremamente necessario nel corso del nostro breve passaggio in questo mondo,liberarci completamente di quella parte di ombra oscura che vive in ognuno di noi e l'unico modo in cui possiamo farlo è quello di ricacciare nelle profondità del nostro essere tutte quelle sensazioni ed emozioni negative che sono di ostacolo alla nostra evoluzione spirituale e al nostro cammino verso la Fonte OrIginaria di ogni bene.Ed è proprio questo il cammino che per secoli hanno percorso sulle strade dell'umanità i grandi Santi e i grandi Mistici di ogni epoca,i quali nel corso del loro breve passaggio in questo mondo oltre ad aver lasciato una lunga e immortale scia di Amore,hanno saputo unire con la loro bontà infinita il Cielo con la Terra e l'Umano con il Divino e ad infiammare il tutto con il fuoco della Vita Eterna.A mio modesto avviso non esistono per noi strade alternative.Un Saluto,Emilio

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    1. Più che liberarcene forse, penso che dovremmo, prima accettarla, poi integrarla ed illuminarla, Non penso che ricacciare o coprire sia un modo giusto... , osservare accettare integrare ed illuminare.
      Ma non so, in fondo potrei anche sbagliarmi, non ho certezze ..
      Grazie Emilio ...

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