giovedì 15 gennaio 2015

Siate leggeri

 E Lui disse:

Siate leggeri come l'aria, innamorati come una madre,

sottili come un filo d'erba, liberi come un nulla...

candidi come colombe... il gioco è compiuto, 

la scacchiera dei bianchi e neri, non servirà più..


Chi volle essere al di sopra, si dia pace...

non avrà reami e corone,

non dominerà che il vuoto..

e dovrà tornare alla propria origine..



Perché lo spazio ed il tempo, incontreranno l'eternità

abbracciatevi tutti stretti stretti, leggeri come l'aria

candidi come colombe,

Il viaggio inizierà...

in un soffio, la molteplicità,

troverà la vera casa d'amore, tanto sognata,

ove non esisteranno mai ambiguità..


Anonimo

2 commenti:

  1. Ciao cara amica Angie (Dickinson?...)
    Molto bello lo scritto che, suppongo, non appartenga a Ponzio Pilato, più addentro alla rieducazione tramite i pilates...

    Dopo essermi rafreddato per rompere il ghiaccio, entro in tema (quasi) in poetica...Quando l'amore senza remore scese nell'abisso del nostro buio, all'improvviso la luce sconvolse le tenebre, il nulla si riempì di terra e di cielo. Gli uomini ebbero nuove immagini e ricrearono le proprie recondite immagini ai raggi incandescenti delle loro origini.

    Risorse pure una potente sete di Unione, un afflato cosmico di Ricerca investì ogni entità nascente, primordialmente totale e adesso, nel (e dopo) sacrificio Dell'INCARNAZIONE, ancora incompleta ma desiderosa di ricongiungersi con l'ASSOLUTO.

    Questo sentimento di Reintegrazione è come un perno centrale intorno al quale ruotano anche i tanti pensieri di tutta la tradizione ermetica, che nei simboli della croce e della stella, cercò di dare una dimensione visiva, quasi corporea, a tale meta che gli iniziati intendevano raggiungere.

    Permessi di traguardi in congiunzione e ad emblema dello Spirito Santo, l'energia motrice dell'amore Divino che scende su di noi e ci eleva verso l'alto attraverso la sua funzione mediatrice.

    Avrei finito cara Daniela, ma in questo momento mi vengono in mente i tuoi dubbi sulla reincarnazione. Permettimi dunque...
    Non credo che per credere in Dio sia necessario credere nella reicarnazione. In Dio è la nostra origine, in Dio è la ragione della nostra esistenza, a Lui deve tendere la nostra destinazione futura all'istante della morte. Cercare a tutti i costi prove e verifiche potrebbe anche non servire per chi ha fede, perchè questa è uno stato di grazia che fa superare ogni incertezza.

    In ogni caso il dubbio è appannaggio umano, proprio perchè, in quanto "esseri finiti" NON possiamo contenere l'infinito. Solo chi ha la fede totale (beati loro) può farlo travalicare, non ricerche impossibili di inconfutabili prove. Con amicizia
    Malles

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    1. Bellissimo commento...
      In effetti ciò che crediamo ha relativa importanza, se è la nostra ragione a credere. Beato davvero chi ha una fede senza incertezze. Non credo che siano in molti su questa terra.
      Per cui amiamoci per ciò che siamo e andiamo avanti...
      Grazie da parte di Anonimo per il bello...

      Un abbraccio

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