mercoledì 21 gennaio 2015

Il Presente è qui




E' il presente, l'attimo, il qui e ora, per cambiare, veramente, possediamo solo quell'istante in cui siamo veramente presenti, ma davvero è tanto difficile? Quanto occorre studiare? No, non è difficile, non è neppure troppo facile, occorre essere presenti con tutta la nostra coscienza...

Sei  ti volti costantemente indietro, o cerchi di anticipare il futuro che verrà, non potrai mai realmente lavorare su te stesso. Non avrai alcuna facoltà di cambiare, restando ancorato a tempi che sono trascorsi o non ci sono ancora, non potrai osservare profondamente, svelare, capire...

Non è mai troppo tardi,  già ognuno di noi può iniziare da questo preciso istante.

Vi propongo oggi, una lettura molto interessante, "il Presente"
Ci sono solo 12 pagine di lettura, ma non sto promuovendo alcun libro, penso che alla fine è proprio il nostro viaggio verso la verità, a distinguerci, e possiamo contestare tutto ciò che è stato scritto, oppure no.


Personalmente penso che vi siano infinite possibilità, da attuare solo nell'istante in cui siamo presenti a noi stessi, quando quella essenza sconosciuta che è con noi, da sempre, è nello stesso istante con noi.
Proprio per questo motivo, nessuno, potrà fare questo lavoro al posto nostro...

Vorrei solo ricordare, che la logica e la razionalità, non sempre saranno di aiuto..



Buona serata.




6 commenti:

  1. Buona serata a te cara Angie, davvero una lettura interessante.

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    1. O caro Nick, grazie, è interessante, ma poi dobbiamo sempre cercare in noi...la verità amico mio.

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  2. Da spiritoso mi ha fatto divertirere questa: "In parole povere, voi eravate quegli animali"...Vabbè, lui si è escluso, sono contento che almeno uno non abbia mai camminato a 4 zampe...
    In un numero enorme di casi, le persone non sanno veramente perchè vivono, per quale ragione è venuto sulla terra e perchè ad un certo momento debba andarsene.

    Questo non sapere lo pone allo scoperto e l'uomo diventa vulnerabile, perchè in questa situazione esistenziale si lascia suggestionare da tutte le circostanze della vita, le quali talvolta lo travolgono in maniera tale che egli non sa veramente da che parte andare per uscirne.

    Si inizia con tutta una serie di situazioni che si crea vivendo un pò allo sbaraglio, finendo col ritrovarsi ad un certo punto della sua esistenza con un cumulo tali di errori, di istanze irrealizzabili, da non sapere più cosa farsene dell'esistenza. Molte volte finisce col lasciarsi andare e col crearsi un'esistenza NON secondo i suoi autentici desideri, ma solo suggestionato dalle varie circostanze della vita.

    Ogni essere umano vive molto poco per se stesso e non riesce quasi mai a realizzare dentro di sè il modello interiore che urge, ma che viene soffocato dalle censure createsi nel corso della vita, il che spesso determina traumi dai quali non si può uscire...

    Noi programmiamo tutto ma non riusciamo a programmare la nostra vita interiore, a creare le circostanze per la realizzazione delle nostre istanze più profonde e più vere.

    Molti hanno appreso un nuovo rapporto tra sè e Dio ed hanno capito che questo Dio, pregato fin dall'infanzia, è un essere lontanissimo (non il creatore di questo mondo che è vicinissimo) ma capaci di trovarlo dentro di loro molto più vicino del Dio illustrato dalle religioni, perchè si realizza man mano che ci si evolve. Un saluto
    Malles

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    1. Prezioso commento, come sempre, Malles, dobbiamo cercare in noi stessi, questo è certo, ma senza farsi condizionare da tutto ciò che ci hanno insegnato ed anche oggi vorrebbero farci credere.
      I conti non tornano mai..., pregare all'esterno, è come pregare al vuoto..., ma per chi crede in un Dio Creatore, è automatico pregare così...

      Tutti insegnano che nel tuo cuore Dio c'è e poi pregano all'esterno, paradossale, ma siamo così fragili che non mi meraviglia affatto, siamo sbattuti qui all'oscuro, condizionati, scioccati, nel vedere un mondo decadente, colmo di ombre e di ingiustizie...
      Ma se siamo qui la ragione c'è...e Lui c'è, dobbiamo cercare dentro di noi....insistere....fino alla fine.

      Un abbraccio.

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  3. Ci sono due scuole di pensiero. La prima è di quelli che pensano che esista solo il Presente, tra un Passato che è stato e un Futuro che verrà.
    L'altra ritiene che esitano solo il Passato, che è il nostro vissuto, e il Futuro che sono i nostri desideri. in mezzo non c'è nulla, perché quando scrivo presente questo è già passato. Un minuto sono sessanta secondi e ognuno di questi può essere suddiviso in atomi di "Presente" troppo rapidi per essere realmente percepibili.
    La questione è apertissima e dibattutissima insomma!

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  4. E' vero, Alfa, molto dibattuta ....e abbiamo solo una manciata di secondi per cambiare realmente qualcosa....
    Grazie del tuo commento

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