domenica 13 giugno 2010

Il mistero della morte è sempre un mistero



Le mie ricerche su ciò che il mondo pensa della morte, e sulla possibilità di sopravvivenza, non sono mai cessate, e mai cesseranno, fino a che vivrò.


Nessuno può arrogarsi il diritto di sapere, neppure coloro che sono morti per qualche minuto e poi sono ritornati, raccontando di tunnel, gallerie, luce, esseri di luce e quant'altro.


Non vi sono fattori dimostrabili, non esistono prove, ciò che credo io, per te può essere una sciocchezza e viceversa, pur tuttavia, ci sono correnti di pensiero, che sembrerebbero saperla lunga, ad esempio, provate a leggere qui


Sicuramente vivere riponendo la speranza che la morte, sia solo un viaggio per altri mondi, è assai più bello, che credere che tutto abbia una fine, è troppo devastante, non avere alcuna aspettativa.


Ma diciamolo pure senza ipocrisia, l'uomo è riuscito a fare della morte, un business grandioso, ed i dubbi che certi libri in circolazione sulla vita nell'aldilà, siano solo degli strumenti di tale business, è un pensiero comune.


In fondo la nostra vita è costellata di tante illusioni, che la vita nell'aldilà sia forse l'ultima illusione?


Personalmente ho troppo rispetto per la grandiosa intelligenza universale, e per quanto sia consapevole, che noi rappresentiamo un piccolo circoscritto ammasso di atomi, so che siamo anche esseri nati dalla sua diretta o indiretta creazione, dei veri e propri miracoli ingegneristici, pensiamo ad esempio alla composizione del nostro cervello,...è pur vero, che il nostro corpo tornerà alla terra, e per la corrente di pensiero materialista, questa è una prova che noi moriremo e basta, non ci sarà altro.


Dunque come controbattere, contro una prova così ardua da abbattere? qualcuno di voi ha mai visto un'anima?, uno spirito? certo che no, i nostri sensi, sono nati semplicemente per vivere in questo mondo, e generalmente, sono in grado di captare solo la realtà che ci circonda. Eppure la realtà che crediamo di vedere, è molto differente, da quella che potrebbe apparire se avessimo altri strumenti, altri sensi. Quindi nessuno potrà mai essere certo al 100% che l'anima o lo spirito non esista, solo perchè non lo sentiamo o non lo possiamo vedere.


La morte è un mistero, signori miei, e ripeto, nessuno può arrogarsi il diritto di sapere cosa sia realmente, certo, scientificamente parlando, è la fine delle funzioni vitali, con tutti i successivi processi di trasformazione di un corpo animale e con la sua dissoluzione. Ma se una macchina biologica, come pure una macchina in senso lato viene distrutta, il suo guidatore generalmente sopravviverà, il nostro corpo, consente la vita al nostro spirito, come una tuta di un astronauta permette allo stesso, di sopravvivere e di interagire in un mondo diverso. L'unica differenza sostanziale è che l'astronauta sa bene che lui è lui, e la tuta è solo uno strumento, mentre il nostro spirito spesso si immerge talmente nel proprio strumento, da credere di essere solo un corpo composto da atomi, scordando la propria origine. Perchè se è vero che la nostra domanda è sempre dove andremo?, ne esiste anche un'altra molto importante, spesso dimenticata che sarebbe: " da dove proveniamo? "

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