sabato 12 giugno 2010

La nostra metà oscura



Ebbene sì, fiumi di inchiostro sono stati scritti sulla nostra metà oscura, cosa dunque aggiungere di così importante?


Ma cos'è questa metà oscura, di cui tutti ormai parlano? è semplicemente una parte di noi che releghiamo e comprimiamo, in un angolo ben nascosto, è la parte di noi che non ci piace, che non accettiamo, che consideriamo tanto indegna da non volerla presentare agli occhi del mondo, persino ai nostri stessi occhi.


Influenzati dagli usi e costumi della società, costruiamo su di noi, una vera e propria bella facciata, con tanti pregi e calcolati difetti, da presentare pubblicamente e non solo, per quale motivo lo facciamo? suvvia riflettete un pochino... Vi faccio un banale esempio: perchè mostrare la propria antipatia al nostro capo? questo potrebbe stroncarci la carriera, giusto? ed ecco allora che per meditato opportunismo, iniziamo a mostrare una faccia migliore, e tutta la nostra antipatia od ira funesta dove sarà andata a finire? semplicissimo nello stanzino dove abbiamo relegato il nostro vero io.


Tutto questo può essere esteso ad ogni rapporto, persino quello con il poprio compagno, e può durare anche molto a lungo.


Arriva però sempre nella vita, il momento della fragilità estrema in cui l'ondata ci sommerge, la nostra meravigliosa maschera, contro la nostra metà oscura, tutti gli studiosi di psicologia, sostengono che in realtà, essa dovrebbe essere integrata ed accettata, non esclusa, perchè tutta la sua carica negativa, accantonata nel tempo, potrebbe annientarci, ma sarà così terribile?


Niente affatto, perchè recuperando la nostra metà oscura, dopo un pò di sofferenza, saremo persone vere, molto migliori dei fantocci che eravamo, inoltre potremo accedere a tutte le infinite risorse nascoste nel nostro inconscio, certo potrebbe accadere che certi rapporti si esauriscano, ma questo rientra nella normalità delle cose.


Mi raccomando, se odiamo il nostro capo, non prendiamolo a schiaffi, ( questa non sarebbe integrazione, ma violenza), se siamo veramente persone in gamba come pensiamo, e lui lo è altrettanto, le simpatie ed antipatie dovrebbero essere escluse dalla valutazione del nostro lavoro, se così non fosse, troveremo, prima o poi un'altra strada.

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