domenica 22 gennaio 2012

Mistero Re



Vi sono uomini del passato che hanno lasciato al nostro mondo eredità importanti, sulle quali riflettere con il cuore in mano e la mente aperta, uno di questi è Carl Gustav Jung, egli sulla questione del sé diceva:


"Questo qualcosa ci è estraneo eppure vicinissimo, coincide con noi eppure non è da noi conoscibile, è un punto virtuale di costituzione talmente misteriosa che può esigere tutto: la parentela con gli animali e con gli dei, con i cristalli e con le stelle..Io ho definito questo centro come il "Sé".
Intellettualmente il "Sé" non è altro che un concetto psicologico, una costruzione, che deve esprimere un ente per noi inconoscibile, che non possiamo afferrare come tale, perché esso supera la nostra capacità di comprensione...Esso potrebbe parimenti essere definito come il "Dio in noi". Gli inizi di tutta la nostra vita psichica sembrano scaturire, inestricabili, da questo punto, tutte le mete ultime e supreme sembrano convergersi"


"l'Io" e l'unico contenuto del "Sé" che conosciamo: l'io individuale si sente oggetto di un soggetto ignoto e superiore. A me pare che la constatazione psicologica giunge qui al suo termine estremo, perché l'idea di un "Sé" è già in essa un postulato trascendentale, che si può giustificare psicologicamente, ma non dimostrare scientificamente. Il superamento della scienza è un'esigenza imprescindibile dell'evoluzione psicologica qui descritta, perché senza questo postulato io non saprei formulare adeguatamente i processi psichici rilevati empiricamente. Al "Sé" dunque, bisogna dare almeno il valore di una ipotesi...."


Fine.


Per quanto queste sue parole abbiano un valore inestimabile, se pensate con questo, che egli abbia risolto l'arcano, siete in un errore profondo.


Vi assicuro che neppure la psicologia attuale, ha risolto alcunché, le correnti di pensiero sono totalmente differenti l'una dall'altra.


E per quanto ogni uomo sia apparentemente simile ad un altro uomo, in realtà ciò non è vero, ognuno necessita di percorsi diversi, per comprendere il suo "Sé".


Su un punto sono totalmente d'accordo con questo straordinario studioso, che  siamo parenti di ogni particella esistente in questo universo, dal minerale alle stelle, dagli animali agli dei.


Dunque quattro elementi: aria, acqua, terra, fuoco + un quinto elemento insondabile, indefinibile e straordinario, e forse altri di cui non sospettiamo neppure l'esistenza.


Sono dell'opinione che la scoperta di questo enorme mistero, darebbe scacco matto a tutti gli altri..


Che il mistero sia con voi



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