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lunedì 15 giugno 2009
San Charbel un santo speciale
Credo che questo Santo incredibile, sia conosciuto da tantissime persone, se digitate San Charbel, su internet, troverete tantissimi siti che ne parlano, ma proprio perchè mi ha colpito profondamente, desidero ricordare un suo miracolo veramente particolare, come sempre, dal momento che è una storia reale, citerò la fonte dalla quale ho appreso questa storia, si tratta di un libro pubblicato nel 2004 " Miracoli" di Pietro Vigorelli, che venne scritto dopo la celebre trasmissione televisiva.
Nel capitolo dedicato al Santo, riporta la testimonianza di una signora, che dichiara di essere stata operata da San Charbel, le testuali parole sono queste:
- Mi chiamo Nouhad Chami, ho sessantaquattro anni, sono sposata e madre di dodici figli, cattolica praticante. Il 9 gennaio del 1993, sono stata colpita da emiparesi del lato sinistro, non riuscivo più a muovere il braccio e la gamba, a fatica potevo articolare qualche parola, perchè la gola era diventata dura come un sasso. Sono stata da diversi medici, che mi hanno diagnosticato una emiplegia con doppia ostruzione della carotide. Purtroppo c'era poco o nulla da fare, e mi hanno consigliato di ritornare a casa. Io mi sono subito rassegnata a morire nel dolore.
Non così mio figlio più piccolo, che invece è andato ad Annaya a pregare sulla tomba di San Charnel, anch'io ho cominciato a pregare questo nostro grande santo, dicendogli che ero soddisfatta della mia vita, e che se la volontà di Dio, fosse stata quella di farmi morire, l'avrei accettata.
La sera del 21 gennaio, dopo aver preso un pò di brodo con la cannuccia, mi sono addormentata recitando le preghiere. Ad un certo punto ho sognato che la mia stanza era invasa da una luce intensa e che da quella luce avanzavano verso di me due monaci. Erano San Marone e San Charbel, che mi sorridevano dolcemente.
San Charbel è venuto accanto a me, mi ha scoperto il collo e ha detto: "figliola sono venuto per operarti" Padre mio perchè vuoi operarmi? I medici hanno detto che non serve a nulla, che è inutile. Allora io, spaventata e turbata, mi sono girata verso il comodino per guardare la statuetta della Madonna.... "Santa Maria come può operarmi senza anestesia, senza ferri, senza nulla? e mentre lo dicevo, ho visto la statuetta sollevarsi e andare accanto ai volti dei due monaci.
Sento le mani di San Charbel sulla mia gola, sento dolore, non riesco ad urlare come vorrei, perchè atterrita dalla paura...San Charbel si allontana e San Marone si avvicina a me, mi aiuta a mettermi seduta nel letto, sistemando bene il cuscino dietro le spalle, prende il bicchiere, toglie la cannuccia e me lo porge... Abouna, come posso bere senza la cannuccia?. " Noi ti abbiamo operata, ora puoi bere l'acqua, puoi mangiare, puoi alzarti e camminare. Ora sei guarita figliola. Detto questo i due santi sono spariti, avvolti in quella luce abbagliante.
La mattina seguente, mi sono svegliata e ho subito avvertito un bruciore alla gola.
D'istinto ho sollevato le mani per toccarla, e così mi sono accorta che la sinistra non era più paralizzata. Ero nella stessa posizione nella quale mi aveva lasciato San Morone. Mio Dio si muoverà anche la gamba, come la mano? Ho provato a farlo e ci sono riuscita. Mi sono alzata e sono andata a mettermi in ginocchio davanti alla statuetta della Madonna e all'immagine di San Charbel, recitando una preghiera per ringraziarli. Poi ho camminato senza fatica verso il bagno, e mi sono guardata allo specchio e ho visto che la camicia da notte era sporca di sangue dappertutto, e che sul collo avevo queste due ferite lunghe più di dieci centimetri, dalle quali sbucavano dei fili neri. Oh sant'Iddio, mi avevano proprio operata!, Allora sono andata verso la camera di mio marito, che stava ancora dormendo. Lui si è svegliato ed ha urlato: Ya mara, cos'è tutto quel sangue? Come hai fatto a venire qui da sola?
Sarai mica pazza? Io ho sollevato la mano e la gamba sinistra che non erano più paralizzate ed ho detto: " Sono guarita! San Charbel è venuto questa notte e mi ha operata e guarita! Guarda non vedi che riesco a camminare e a parlare?
Qualche giorno più tardi, i medici di Beirut mi hanno tolto cinque punti di sutura e la stessa sera Sabn Charbel mi è apparso di nuovo in sogno, per dirmi che queste ferite al collo le avrei portate per sempre e che avrebbero sanguinato ogni primo venerdi e ogni 22 del mese. Così è stato... sono passati dieci anni da quella notte, e da allora ogni mese vado ad Annaya per pregare sulla sua tomba. San Charbel non mi ha mai abbandonata...Ecco, vede, anche adesso che le sto parlando di lui, il suo ritratto comincia ad essudare olio....
Ho riportato fedelmente la testimonianza di questa signora, questo santo ha fatto tantissimi miracoli, ma questo colpisce veramente, perchè ha lasciato una prova evidentissima, le ferite.
Come è già successo una volta, spero che Pietro Vigorelli non me ne vorrà, se mi sono permessa di riportare la testimonianza passo per passo, comunque chi mi leggerà, si potrà senz'altro documentare.
Un'altra precisazione, non avevo in programma di inserire nel mio blog le opere di nessun santo, ma credo che conoscerlo faccia bene al cuore, ed all'anima, è con questo spirito che sto pubblicando questo post, che non mi appartiene, ma appartiene a tutta l'umanità.
Grazie davvero.
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