domenica 16 maggio 2010

Anime perse La maschera



Finalmente l'alba, Gianni pensava che non arrivasse più, dopo una notte agitata, in preda ai suoi incubi. Era stato solo un sogno? un film dell'orrore?, o davvero aveva ucciso quell'uomo con la maschera?, no, non era possibile, lui non era un violento, nè un assassino. Eppure quella maledetta rissa era scoppiata senza un motivo importante, e lui si era trovato in mezzo, "si era dovuto difendere", uno spintone e quel rivolo di sangue dalla bocca e dell'orecchio...maledetta sfortuna, quello sconosciuto aveva battuto la testa sull'orlo del marciapiede. Era scappato in preda al panico, un'onda nera lo aveva travolto...ma era carnevale ed anche lui era adeguatamente mascherato, nessuno lo avrebbe potuto riconoscere, ma lui sapeva...


Forse doveva decidersi, consegnarsi alla polizia, confessare, in fondo, era stato solo un tragico incidente.


Ore sette di mattina, puntualmente sia lui, che i suoi genitori stavano facendo colazione, lo squillo del telefono, li interrompe e li fa trasalire... chi può essere a quell'ora? La mamma si alza per prima e risponde...torna, bianca come un lenzuolo porge il telefono a Gianni....è la voce di Chiara la sua ragazza, la sua amata Chiara, che piangendo lo informa che suo fratello Marco, è stato ucciso da uno sconosciuto in maschera, in una rissa in via.............................

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