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sabato 22 maggio 2010
Prove mortali
Questi ricercatori, di cui parlo, non erano studenti di medicina, come nel film, l'equipe era composta da sette medici, cinque uomini e due donne, tutti specializzati in campi differenti, segretamente finanziata, da un ricchissimo studioso di lingue antiche e fenomeni paranormali. Le attrezzature e gli apparecchi di cui disponevano, erano perfette, e all'avanguardia.
Il tipo di sperimentazione, è proprio quello del film, in cui alcuni studenti, per scoprire se esisteva una vita oltre la morte, erano pronti a morire, per essere poi riportati in vita, entro il termine necessario, roba da matti insomma.
Solo che al contrario del film, dopo innumerevoli tentativi, ognuno dei sette matti, non ricordava che un buio assoluto, cosa molto sgradevole, dal momento che essere riportati alla vita, da sofisticate tecniche di rianimazione, provocava comunque un'angoscia senza fine, e una grande sofferenza. La regola era che non si doveva superare la soglia....ed in questo erano stati sempre molto attenti.
Certo che oltre la grande curiosità, erano pagati profumatamente, ed in caso di successo, il premio sarebbe stato tale, che tutti avrebbero potuto vivere di rendita. Ma l'avrebbero fatto anche gratuitamente, tanta era la loro febbre di ricerca.
Come in ogni impresa rischiosa, anche i nostri eroi, decisero, di spingersi oltre la soglia del tempo che garantiva loro una certa sicurezza di sopravvivenza, ed ecco l'evento traumatico, rischiarono di perdere una loro componente, nonostante ciò, continuarono su quella via estremamente pericolosa.
Un giorno, qualcosa accadde, la dottoressa, specializzata in cardiologia, aveva chiesto di allungare ulteriormente la soglia, l'esperienza che riportò, fu davvero sconvolgente, e incredibile:
- "Dopo un fischio acuto nelle orecchie, mi ritrovai in un tunnel oscuro, intravedevo una luce non molto lontana, non so, se avevo un corpo, il fatto è che riuscivo a muovermi molto velocemente, ed in breve oltrepassai una specie di barriera, dove la luce era molto bella e soffusa, vidi delle figure di luce venire verso di me, telepaticamente mi intimarono di tornare indietro, se pur dolcemente, mi rimproverano di effettuare tali prove mortali, uno di loro, mi disse di salutare Vittorio, e mi consegnò un foglio arrotolato, che avrei dovuto consegnare proprio a lui. Poi mi avete riportata indietro, quando ho riaperto gli occhi, voi stessi insieme a me avete visto, questo foglio arrotolato, che si è materializzato nella mia mano".
La sera stessa si presentarono da Vittorio, lo studioso, che finanziava quelle impossibili sperimentazioni, la donna raccontò la sua esperienza e gli consegnò quel foglio arrotolato.
L'uomo lesse, quello scritto antico, che solo lui avrebbe potuto decifrare :
" La vita e la morte, sono solo eventi, spero che questa prova, ti induca a interrompere le vostre sperimentazioni assurde, se qualcosa dovesse accadere, sarai tu il responsabile, ogni cosa a suo tempo, i vivi con i vivi, e coloro che oltrepassano la soglia, nel loro giusto mondo. Prima o poi ci rivedremo, tuo fratello Paolo"
Paolo era l'unico fratello, che Vittorio, aveva perduto dieci anni prima, non si era mai rassegnato alla sua morte, desiderava tanto sapere se fosse sopravvissuto, Vittorio pianse e rise nello stesso tempo, continuando a ripetere grazie grazie, che il cielo mi perdoni, ma se tornassi indietro, queste sperimentazioni le farei ancora. Ora so che tu vivi.
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