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sabato 17 luglio 2010
Segnali extraterrestri? di Tesla?
Quello di oggi, è un articolo che riprende pezzi da un articolo di qualche anno fa di Sebastiano Fusco, sui segnali extraterrestri, ravvisati molti, molti anni fa da Nikola Tesla, e Marconi, il genio di questi due uomini è impareggiabile, ma Nikola Tesla, mi ha veramente impressionato, per chi volesse sapere qualcosa di più su questo grande uomo, aggiungo questo link , è veramente interessante.
Ma ora ritorniamo all'articolo di Sebastiano Fusco, che scrive:
Oggi quando si parla di elettricità tutti pensano a Thomas Alva Edison. Pochi invece sanno che il sistema per la corrente elettrica, che usiamo adesso invece non l'ha inventato lui, bensì un latro americano di origine croata, chiamato Nicola Tesla, che è stato il vero genio della luce nello scorso secolo. Ma mentre Edison era soprattutto un valente affarista più che un autentico scienziato, Tesla invece era solo un inventore, un uomo privo del tutto dello spirito pratico, ma assolutamente geniale nelle sue scoperte e nei suoi studi, tutto devoto unicamente alla ricerca ed alla sperimentazione più audace: e così mentre Edison è divenuto celebre e si è creato un impero sfruttando le invenzioni degli altri, Tesla, che è stato l'uomo che con le sue scoperte ha dato l'avvio alla potentissima General Elettric, è vissuto tra mille problemi ed interminabili difficoltà economiche.
Aggiungo io: nulla di strano, purtroppo nel nostro mondo, questo è accaduto la maggioranza delle volte, e non solo, continuerà ad accadere.
La parte interessante sta per arrivare.
Ispirato come tutti i geni, Nikola Tesla, pensava solo a compiere clamorosi esperimenti, usando le correnti ad alta frequenza ed ad altissima tensione, e a un certo punto di quelle straordinarie attività, arrivò a dichiarare alla stampa dell'epoca che lui ormai si era convinto della possibilità di poter usare l'elettricità anche per comunicare con le intelligenze extraterrestri, con gli abitanti degli altri pianeti.
Secondo una teoria sviluppata da Tesla nel 1899, infatti nel campo magnetico del globo terrestre si poteva estrarre una quantità tale di energia da poter inviare potentissimi segnali sino ad altri pianeti, dove avrebbe potuto esserci "qualcuno" forse in grado di captarli.
Tesla godeva allora di un tale prestigio come inventore che riuscì a convincere le autorità più alte degli Stati Uniti a concedergli in esclusiva l'uso di un'ampia zona desertica, nei pressi del Colorado Springs, per impiantare le gigantesche attrezzature necessarie per compiere l'audacissimo esperimento.
Tesla, che era davvero un genio senza pari in quel campo, costruì allora apposta una serie di apparecchiature collossali che producevano immani scariche elettriche, le quali potevano essere indirizzate verso lo spazio aperto secondo una periodicità che ne rendeva evidente l'origine intelligente.
Le saette artificiali che Tesla riuscì a produrre, superarono le più temerarie aspettative. Mutando periodicamente il verso del suo passaggio in un gigantesco avvolgimento, che aveva un diametro di ben 22,87 metri, la corrente elettrica affluì in una sfera di rame sospesa a un traliccio alto 61 metri. Dalla sfera scoccavano folgori abbaglianti che fecero letteralmente sobbalzare la regione circostante per parecchi chilometri.
Erano lampi così possenti che ad un certo punto arrivarono a far saltare le valvole di una lontana centrale elettrica e a far accendere tutte le lampadine a più di 30 chilometri di lontananza, tale era l'immensità del flusso della corrente generata dall'impianto sperimentale di Tesla.
Prima che un coro generale di proteste lo costringesse a sospendere quei suoi incredibili esperimenti pena la galera,
Leggete attentamente
Tesla dichiarò pubblicamente di essersi convinto di essere riuscito a raggiungere le prove che confermavano la sua tesi: i suoi macroscopici segnali a punti e linee erano stati captati da qualche parte dello spazio e "qualcuno" aveva persino risposto a quei messaggi.
I segnali ricevuti in risposta dalle apparecchiature predisposte a quello scopo da Tesla nel 1899 erano periodici e secondo lui " caratterizzati così chiaramente dal numero e dall'ordine da non potersi attribuire ad altra causa qualsiasi da me allora conosciuta" e Tesla aggiungeva: " Pur non avendo decifrato il loro senso, non potrei assolutamente ritenerli segnali accidentali...dietro quei messaggi c'era una motivazione.... c'era un'intelligenza viva. Erano la risultante del tentativo compiuto da esseri umani non di questa terra di parlarci mediante segnali radio.Sono pienamente convinto che non avessero infatti assolutamente un'origine terreste".
Aggiungo io : cosa pensare? aveva ragione Tesla? erano segnali non di origine terrestre? ma comunque di un intelligenza viva!! di che tipo? aliena o appartenente ad altre dimensioni? o addirittura di un popolo progredito che viveva sulla terra, di cui però nessuno conosceva l'esistenza? Le domande sono molte, ma questa è solo la prima parte dell'articolo, continueremo a leggere insieme gli altri pezzi che sono altrettanto interessanti, forse ancora di più.
Allora a presto.
Non perdetevi la seconda parte.
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I geni in genere vanno oltre le barrire del mondo. Lo sappiamo bene. Un abbraccio.
RispondiEliminaD'accordo un abbraccio a te
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