lunedì 6 settembre 2010

Ombre e luci nel mio cuore



A volte mi domando come può il mio cuore essere così colmo di ombre e  di luci,
infinita tenerezza per tutte le creature fragili,  ma il rifiuto, verso certi esseri che trova mostruosi,


Perchè il mio cuore non è colmo di amore per tutti ?  lui seleziona drasticamente chi  vuole amare,
è giusto? sbagliato? Eppure lui così risponde.


Non sono io che lo comando, lui è sempre stato libero e libero vuol restare,
non gliene importa niente delle mie riflessioni, e continua ad accogliere solo chi vuole.


La mia mente vola,  e immagina un mondo migliore e sapete cosa fa il mio cuore, mi deride sempre, sembra che lui conosca meglio di me l'essenza degli esseri.


Lui non sbaglia, e quando si chiude e non vuole saperne di accogliere qualcuno, già lui sa che quel qualcuno è solo un giuda.


Cosa posso fare? Non mi resta che seguirlo, nel suo immenso amore per tutte le creature fragili e maltrattate,
nella sua compassione per coloro che soffrono e sbandano.


Il mio cuore così colmo di ombre e di luci, così tenero, ma a volte così duro, tanto che mi spaventa, perchè? Gli chiedo perchè lui no?



Ma come sei  limitato cuore mio,  gli dico,  non vuoi amare i falsi, gli ipocriti, i giuda e gli uccisori, eppure fanno parte del tutto anche loro,..... e  sapete cosa  mi risponde deridendomi.. ".Tu  fai come ti pare, io non sono  mica Gesù."

4 commenti:

  1. Teeeeeeeenera!! Le due quintalate di "e" sono solo per rimarcare positivamente il tuo intimo sentire...ciao Angi, anzi Daniela (lo preferisco), ogni tanto sguinzaglio gli occhi e ti vengo a visitare...spero però che tu non sia malata...il tuo rammarico, ti porta inevitabilmente a disquisire sulle miserie umane,questa è sensibilità di un cuore che anela dare e ricevere amore mia cara amica. Il tuo rammarico è comunque in buona compagnia, molti sono attratti dall'intricabilità e dalla districabilità delle concrete vicende del vivere, altri s'innalzano in un bisogno di conoscenza contemplante e onnicomprensiva, altri puntano su specifici nodi e rapporti, altri si turbano della propria coscienza infelice, altri sono unicamente attratti dalla vertigine della prospettiva, questo può essere letto come un documento sulle tensioni quotidiane, e nell'insieme, delle speranze superiori e delle oltrepassanti attese...

    Ogni essere umano (chi più, chi mooolto meno...) si manifesta, si propone e si interpella sulla sua piccola e grande umanità, sul ieri - oggi - domani, sul nascere e sul finire, sul sogno e sulla pratica, su sè e sugli altri, sulla sanità e sulla malattia, sulla sensualità e sulla sensibilità, sull'alba e sul tramonto delle minime come delle massime realtà. Itinerarium mentis in hominem... questo clandestino (si fa per dire) e recondito tuo simbolico colloquiare, possiede tutte le qualità (altrimenti troppo pregnanti e brucianti viso a viso?) di poter "smaterializzare" il proprio fardello facendosi "carico" (simbolicamente) di quelli altrui.

    Il nostro viaggio continua amica mia, io potrei chiederti, (ma sarebbe la stessa cosa se tu lo chiedessi a me) giunta a questa stazione della vita e in attesa del nuovo treno in arrivo che ti porterà ad altre fermate, hai raggiunto qualche verdetto vostro onore...o ancora ti chiedi:
    Chi sono?
    Dove vado?
    Quali sono i miei problemi
    Quale amore anima la mia esistenza?
    Qual'è il senso della mia vita?
    Il nostro viaggio continua cara Daniela, e ci vuole tanta forza d'animo, che poi non è tanto difficile da trovare, anche nella regolare cadenza di un respiro, cercando nel contempo di non lasciarci imbrigliare da chi pensa che il massimo dell'altruismo sia lasciare che gli altri si occupano degli...altri.
    Un salutone
    Malles

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    1. Oggi so che la compassione è buona cosa, ma l'amore è tutta un'altra cosa, inutile dare un pesce a che domani poi non avrà da mangiare, sarebbe più utile come dice il proverbio, comprargli una canna da pesca.
      La pietà e la compassione sono buone cose, ma l'amore quello forte e vero, è tutto un altro film, la miglior cosa che puoi fare per un altro è far sì che si sostenga da solo...
      No, no oggi anche io non vorrei pietà ma quel tipo di amore forte che mi consenta di camminare con le mie gambe, sempre che questo sia possibile...
      Un salutone a te Malles

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    2. Ciao
      Avrò senz'altro inteso male quando accenni alla pietà, spero cioè che tu non abbia frainteso il mio provare tenerezza con tutto il creato, (e in questo frangente con la tua persona) con la pietà, cosa che non potrei mai considerare verso chiunque, essendo questo un sentimento completamente diverso, non me lo permetto, soprattutto con chi non conosco di persona.

      Non mi permetto anche di voler sapere qualcosa della vita privata di alcuno, la quale, giustamente, senza consenso, tale deve restare. Il tuo scritto che rasenta l'amarezza, mi porta però a pensare che tu abbia avuto si, quell'amore forte che accenni, ma prevalentemente prevaricante, tipo padre-padrone insomma.

      Meglio sarebbe che alla fine io non abbia capito niente, se così fosse sarebbe una di quelle volte che sorriderei verso me stesso per aver "toppato"...questa non è pietà cara Daniela, ma sentita tenerezza verso di te, verso una persona che non si conosce ma ugualmente si apprezza per i buoni sentimenti. Un tenero abbraccio, (non vorrei stringerti troppo rischiando di farti male)...dai, un bel sorriso.
      Malles

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    3. Malles, non mi riferivo a te, la tenerezza è un bellissimo sentimento...., forse non ci siamo incontrati, forse non so, mi sono espressa male.
      Sorriso grande....

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