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mercoledì 28 ottobre 2015
The Dancer and the Music
Ciao a tutti, l’immagine che fa da intro rappresenta ciò che divento quando danzo, sperando di non annoiare, cercherò di narrare la mia esperienza. Potrà sembrare strano, ma la danza è un mezzo di trasporto, ci si potrebbe chiedere: ma verso dove?
Verso nessun luogo o meglio, oltre lo spazio tempo, oltre ciò che è conosciuto, ogni molecola di me si muove al di là dell’illusione ed il tempo rallenta, fin quasi a fermarsi… mi muovo con un bellissimo bastone colorato di azzurro, dono di una cara amica non più facente parte della mia vita; esso è diventato uno strumento di studio ed osservazione mentre la musica pervade l’aria, fin a saturarla. Volutamente nella stanza in cui mi alleno ci son ben tre casse stereo, un’idea di un viaggiatore approdato nel mio porto e poi ripartito.
La saturazione dell’aria fa parte dell’esperienza, una condensa di note ed emozioni, mi sento un calabrone, per le nostre leggi della fisica non potrebbe volare, ma lui non lo sa, e … vola…
…come lui io volo, non devo dimostrare nulla a nessuno, osservo ed imparo che non esistono leggi o dogmi, soltanto la nostra essenza che si libra nella musica, l’universo è musica, nato da un suono secondo alcuni… forse è proprio così…da uno studio effettuato al pianoforte da un’amica cantante, il famoso Om,
potrebbe essere la quinta nota: Sol… forse dovremmo sintonizzarci su di essa? E’ la musica la strada per uscire dalla illusione?
Non credo alla new age, a mio modesto avviso una delle tante trovate per fare soldi, la mia è una domanda che nasce dall’ esperienza di danzatrice, esperienza che iniziò da quando avevo tre anni e si è evoluta attraverso lo studio dell’ aikido, dello yoga ed infine del tai ci, ed ora è qualcosa di non definibile, un’amalgama di movimenti nello spazio; non stabilisco mai un tempo di dedicazione, lascio che sia la mia energia a dirigere e decidere.
Mi diverto alla fine, a sfogliare a caso il libro dei Messiah, di Richard Bach, non è una bibbia, ma un piccolo indicatore di direzione, mi piace soprattutto perché alla fine c’è scritto: tutto ciò che è contenuto in questo libro potrebbe essere sbagliato. Concludo con una frase del suddetto: Il peccato originale consiste nel limitare l’Essere. Se ti sarà possibile, non lo commettere.
Un grande abbraccio da Irene..
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Bellissimo articolo cara amica, il finale è davvero illuminante...
RispondiEliminaNessuna limitazione all'essere...mai...., ovviamente sempre nel massimo rispetto verso gli altri esseri...
Un abbraccio....
Danza e vola,amica mia,vola al di là dei confini della mente,vola al di là del tempo e dello spazio,vola senza limiti e barriere fino a varcare la soglia dell'infinito.Emilio
RispondiEliminaGrazie Emilio, un augurio davvero speciale il tuo! E' ciò che intendo fare, e se ci riuscirò vi porterò doni.
RispondiEliminaGrazie Angie per aver pubblicato il mio pensiero danzante e ricambio l'abbraccio. Irene, the dancer.
Quando tornerai dal tuo viaggio una cosa sola ti chiedo di portarci come dono a nome mio e di tutta l'Umanità che ne ha tanto bisogno,amica mia,porta con te un pò d'Amore e null'altro,solo un pò d'Amore per tutti.Emilio
RispondiEliminaCosì farò! Comunque la mia danza è dedicata a Gaja ed a tutti i suoi abitanti, nel mio piccolo ... Un abbraccio da Irene.
RispondiEliminaArticolo ben articolato che coinvolge. Anche la mia piccola ha fatto danza per due anni, mentre ora è tutta presa a suonare il piano.
RispondiEliminaLa domanda posta da Irene: ..."è la musica la strada per uscire dalla illusione?... Di certo la musica è senza tempo, ha accompagnato e coinvolto tutte le ere, spesso a braccetto con la danza e accompagnata dall'intonazione vocale. Con la musica ci si conforta sempre più spesso, perchè non possiamo non risentire del tecnicismo invadente che tende ad annullare ogni valore umanistico ed etico. La musica è da ritenersi quindi molto valida per contrastare certe crisi esistenziali in cui ci dibattiamo.
Fin dagli albori della "civiltà", una delle impellenti necessità dell'uomo fu la ricerca della Divinità, una volta trovata, c'era bisogno di raggiungerla instaurando un contatto, lo si fece elevando verso l'alto fumi e profumi di primizie, di olocausti (che obbrobrio), ma anche di canti, di danze e di musiche, probabilmente la musica e la danza nacquero per questa funzione, come un'offerta.
Fin dai primordi il connubbio musica e religione risultarono indissolubili, gli stessi greci con i primi vati accompagnarono i loro poemi con la cetra. Pure il re David incitava: "Celebrate il signore con la cetra, salmeggiate col saltero e col decacordo, cantategli un nuovo cantico, suonate magistralmente con giubilo".
Un musicale e NOTEvole saluto a tutti.
Malles
Nel Creato tutto è danza e tutto è musica e come sostengono tutti coloro che studiano l'Universo anche esso si nutre di queste due arti arcaiche e come dice correttamente l'amico Malles esse hanno la loro origine nella Notte dei Tempi e proprio per ritornare un attimo alla Magna Grecia anche il sommo Pitagora parlava ai suoi discepoli della famosa Musica delle Sfere e cioè di quel suono simile a una dolce melodia che gli astri del cielo emettono durante il loro processo di rotazione e del loro movimento che a tratti sembra quasi voler assumere le movenze di una danza.E che l'intuizione di Pitagora fosse esatta è stata poi nettamente confermata attraverso le recenti scoperte della attuale Astronomia.E infine per omaggiare la nostra dolce e onirica danzatrice gli voglio dedicare con tanto amore questa mia breve poesia.-------IL Suono del Silenzio.-Ho viaggiato a lungo nell'assurdo frastuono della Vita e attraversato gli arcani mondi del Dolore,ho visto cose che voi umani non potete immaginare,assetato di conoscenza e di amore verso i miei fratelli e infine sono giunto ai confini della Vita è lì mi sono fermato ad ascoltare il Suono del Silenzio.Emilio
RispondiEliminaCarissimi Malles ed Emilio, le vostre parole son sempre illuminanti, vi ringrazio. Spiritualità e musica è vero, viaggian di pari passo, Re David aveva uno strumento a corde, 10 come i comandamenti, la mia amica cantante di cui parlo nel mio articolo, se ne fece fare una simile da un liutaio e con essa si accompagnava nelle sue performance. Era artista di strada ed ebbi il piacere di danzare mentre lei cantava, due pellegrine per le vie della città.
RispondiEliminaUn saluto alla piccola di Malles che ora suona il piano ed un grazie dal profondo ad Emilio per la sua poeisa, che la musica sia sempre con voi, per arrivare al Silenzio, quello della Sorgente infinita. Un abbracio grande da Irene ad entrambi.
Ps da Irene per Malles e Emilio: oggi è una delle giornate di studio danza taici e vi dedicherò la mia performance, un piccolo dono energetico, spero gradito. Buona giornata.
RispondiEliminaGrazie di cuore per la dedica e confermo pienamente e totalmente la parte finale del tuo commento,è proprio così,amica mia,un giorno tutti arriveremo al Suono del Silenzio e faremo ritorno alla nostra vera casa alla Sorgente Infinita e potremo finalmente godere dell'Amore Meraviglioso di Colui che da sempre alimenta questa Sorgente.Emilio
RispondiEliminaPrego, figurati, è un piacere. Lo spero anche io che arriveremo dove nasce e cresce l'Amore. Un abbraccio. Irene
RispondiEliminaUn saluto a tutti voi da Irene, Buon inizio settimana, per Malles e Emilio:
RispondiEliminavenerdì non ho praticato danza, mi son bellamente addormentata sulla poltrona poi ho dovuto correre per poter fare la spesa. Ma domenica mattina invece sì e vi ho pensato. Alla px!