giovedì 5 novembre 2009

Il mistero della messa dei morti



Dopo una pausa che francamente non avrei voluto, eccomi di nuovo con voi, questo era un articolo che avrei dovuto inserire il 2 novembre, per la festività dei morti, ma non ce l'ho fatta, spero che possiate comunque gradire.

L'argomento è inconsueto e misterioso, solitamente le testimonianze ci pervengono da persone, costrette a svolgere il proprio lavoro in fasce orarie, nelle quali la maggioranza di noi dorme profondamente: agricoltori, guardie notturne, gente comunque attendibile, molto pratica, anzi direi per nulla portata a fantasticare.

Vediamo dunque cosa accade.

Un comune denominatore è una chiesa abbandonata da tempo, generalmente fuori città, che miracolosamente sembra riempirsi di persone, mentre un sacerdote voltato verso l'altare, celebra una messa; il protagonista incuriosito, entra nella chiesa, e osserva la scena, ma senza udire alcun rumore, l'ultimo particolare è che tra la folla riesce ad individuare persone conosciute, ma defunte da tempo.

Lo sgomento ed il terrore è istantaneo, chi ha vissuto tale esperienza, non avrà più il coraggio di uscire quando fuori è buio, e non vorrà mai più rivedere l'innocente chiesa abbandonata. Ci sono casi in cui i testimoni sono poco dopo deceduti, la paura ed il trauma, possono aver contribuito ad abbreviare loro la vita.

Ma come viene giustificato dagli esperti un fenomeno del genere?

Iniziamo con le spiegazioni razionali:
- 1) lo stato di stanchezza e di sonnolenza, possono causare sogni lucidi o allucinazioni;
- 2) assunzione inconsapevole della segale cornuta o dell'amanita muscaria.

Terminiamo con le spiegazioni irrazionali ed impossibili?

Semplicemente una, che spiriti senza pace, anime sofferenti, cerchino anche dopo aver varcato la vita materiale, un conforto, un contatto con Dio, attraverso una celebrazione, una messa... e dove potrebbero andare queste povere creature, se non in una chiesa abbandonata e lontana dal territorio dei vivi, per evitare appunto di spaventarli?

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