mercoledì 30 dicembre 2009

Strani incontri in una notte



Il racconto di oggi, non è molto originale, però è accaduto e nemmeno tanto tempo fa.


No, non è possibile, ci mancava anche questa, oggi non è proprio la mia giornata, sbuffò Alessandro, era davvero imbufalito, il furgone l'aveva mollato proprio su una strada di periferia alle 23,00 di notte.

Ed adesso che faccio? prese il cellulare e chiamò suo fratello Mauro, che tra l'altro era già in pigiama, e lo pregò di andarlo a prendere a circa 20 km da Galluzzo e aggiunse: fai presto che qui fa un freddo boia. Mauro sbuffò e gli rispose: ok tra poco sarò lì.

Accidenti pensò Mauro, ma pazientemente si vestì e nel giro di dieci minuti era in auto per andare a soccorrere il fratellino. Arrivato sul posto vide il furgone, si fermò, scese, ma Alessandro non c'era, lo chiamò subito al cellulare... nessuna risposta, ormai parlava a voce alta: ma dove sei finito?, vuoi vedere che ti sei fatto accompagnare da qualcun'altro e non mi hai neppure avvisato?, ma da buon fratello decise di aspettarlo nell'auto, chissà forse aveva avuto qualche necessità impellente.

Trascorse un'ora e non lo vide arrivare, riprovò a chiamarlo nuovamente al cellulare, unica risposta quella della segreteria telefonica, Mauro cominciò a preoccuparsi ed a immaginare le peggiori situazioni, un rapimento o qualche deliquente..che.., scese di nuovo e controllò la targa del furgone,era proprio quella del fratello..e allora? Solo dopo un'altra lunghissima ora lo vide arrivare tutto imbambolato, la reazione di Mauro fu quella di urlargli addosso: ma dove diavolo sei stato? mi hai fatto morire dalla paura. Alessandro dal canto suo sembrava veramente provato e rintontito e gli disse subito che aveva vissuto un'avventura molto strana : sai, mentre ti stavo aspettando, ho visto una ragazza vestita da ballerina classica, bella non ti dico come, che stava camminando su questa strada, ho pensato che fosse in difficoltà, senza un cappotto, così sola...le ho chiesto se avesse bisogno di aiuto, ci siamo presentati, e lei mi ha detto di chiamarsi Claudia, e che abitava da queste parti, mi sono subito offerto di accompagnarla, per evitarle brutti incontri.

In silenzio siamo arrivati davanti ad una casa, lei si è fermata e mi ha chiesto se volevo entrare a bere qualcosa, la chiave era sotto lo zerbino, mi ha fatto accomodare in salotto e mi ha portato una birra, del dopo non ho alcun ricordo.

Cristo! esclamò Mauro è evidente che ti ha drogato, non esiste altra spiegazione, dai portami a vedere questa casa. Si ritrovarono davanti alla porta, era tutto buio, provarono comunque a bussare..nessuno rispose, allora Alessandro guardò sotto lo zerbino e c'era proprio una chiave... sapevano che non avrebbero dovuto farlo, ma la curiosità li convinse ad usarla per entrare, Mauro trovò un interruttore, ma nessuna luce si accese, avendo un accendino rischiarò un poco quella oscurità............. " sorpresa " la casa era senza alcun tipo di arredamento... che storia è questa esclamò Alessandro, prima era tutto ben ammobiliato e queste ragnatele non c'erano, forse abbiamo sbagliato casa, ma guardando fuori videro solo una villetta. Basta! disse Mauro, ora andiamo via e torniamo domani con calma, e con un meccanico per il tuo furgone.

Il giorno dopo, infatti con un meccanico loro amico tornarono sul luogo, mentre l'amico stava verificando il motore del furgone, Mauro ed Alessandro si avviarono nuovamente verso la casa, controllarono la cassetta postale, era vuota e senza un nome.
Si fecero coraggio e suonarono alla villetta vicina, dopo qualche minuto una signora anziana si affacciò alla finestra, si capiva che era molto diffidente, chiese loro cosa volessero... Alessandro trovò una scusa plausibile e le chiese della casetta accanto, se era possibile affittarla, ma la donna rispose di no, quella è la casa di mia nipote ed io non la affitterò mai, Alessandro continuò: ma sua nipote dov'è?
Mia nipote Claudia, purtroppo è morta un anno fa, era una bellissima ballerina classica, molto brava, non posso affittare la sua casetta, così faccio finta che non le sia successo nulla e che sia ancora viva.

Mauro ed Alessandro si guardarono straniti, e non aggiunsero altro, la ringraziarono, e se andarono a testa bassa, soprattutto Alessandro aveva una tristezza infinita nel cuore, e pensò che forse avrebbero dovuto dirle il motivo della loro presenza, ma temevano di provocare un'emozione troppo forte, nell'anziana signora.

Ritornarono dove era parcheggiato il furgone, il loro amico meccanico spiegò che il mezzo non aveva alcun guasto... bene! pensò Alessandro un'altra stranezza.. ormai devo farci l'abitudine.

Ma sia Alessandro che Mauro indagarono ulteriormente, andando al cimitero più vicino, il custode li aiutò a trovare la tomba dove la ragazza era sepolta e Alessandro guardando la fotografia, si convinse una volta per tutte, che quella giovane che aveva incontrato, era la stessa Claudia di cui parlava la signora anziana.


Conclusioni
Come storia non è insolita, ma la domanda è : si può davvero incontrare qualcuno che è già morto da un anno? e parlare con un fantasma come se fosse una persona viva e vegeta? sinceramente non ho mai vissuto tali esperienze... magari solo in sogno...ma molti assicurano invece di aver fatto davvero questi strani incontri..
Che tutti mentano? a quale scopo? per essere considerati dei pazzi?...non è vero forse, che la nostra realtà, non è poi così reale come pensiamo?, ammettiamo per un attimo che sia tutto vero, quali potrebbero essere le spiegazioni? :

- un momentaneo incontro fra due dimensioni?
- Una rivisitazione del passato della persona defunta, da parte di un vivente?
- Una sovrapposizione temporale, per cui il passato si allinea stranamente al presente?
- Oppure fantasie generate dall' alcool, droghe od altro, ma non sono troppo strane queste fantasie?
- False memorie?

Una cosa è certa, generalmente alcuni di coloro che fanno questi strani incontri, acquisiscono una maggiore serenità e non hanno più paura della morte, altri invece non ci credono e non ci crederanno mai a priori...

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