domenica 20 dicembre 2009

Un misterioso giallo



Amava i tramonti, adorava la neve, Fabrizio F., un bellissimo giovane romano, di trenta anni, alto un metro e ottanta, capelli castani ed occhi azzurro verdi, fotomodello sin dalla più tenera età, le donne impazzivano per lui, per forza, sembrava un principe ereditario, ma Fabrizio oltre a tutti i pregi fisici, che madre natura gli aveva abbondantemente elargito, era un bravissimo ragazzo, un cuore puro, preferiva aspettare d'incontrare la donna della sua vita.

Legatissimo alla sua famiglia, ai suoi fratelli e sorelle, adorava i nipotini, con i quali amava passare il suo tempo libero, poco a dire il vero, perchè il suo mestiere di fotomodello lo costringeva a lunghe trasferte ed a presenziare a odiose serate di gala, anche i suoi colleghi avevano una grande stima di Fabrizio, per la sua correttezza e per la sua mancanza di competitività.

Ma un brutto giorno, sua madre una donna stupenda di circa sessanta anni,
si ritrovò in un commissariato di polizia per denunciare la scomparsa di suo figlio Fabrizio. Erano ormai due giorni, che non lo sentiva, il cellulare non dava segni di vita, a casa non c'era, inoltre le agenzie le avevano confermato che non era in trasferta di lavoro. Il funzionario di polizia, un omone con i baffi, cercò di tranquillizzare la signora, e aprì immediatamente il caso.

Iniziarono con il perquisire il suo appartamento al primo piano di un piccolo condominio, situato alla periferia di Roma, un appartamento di circa 120 mq, arredato con grande gusto, le stanze erano tutte in ordine, esclusa la camera da letto, che testimoniava che il ragazzo aveva dormito nel suo letto, nulla di strano, anche la sua auto, una porche nera, era regolarmente parcheggiata nel garage, tutto era al suo posto, escludendo il cellulare e le carte di credito, ma successivamente dopo immediati controlli, non rilevarono alcun segnale nè del cellulare, nè trovarono comunicazioni strane, nei tabulati telefonici, nè alcun movimento sui suoi conti correnti, fu controllato anche il suo computer portatile, ma anche lì non fu trovato niente di anomalo.

I giorni passavano e nulla trapelava, la famiglia ormai era quasi tutti i giorni presso il commissariato di polizia, ma di Fabrizio, nessuna traccia, il responsabile, l'omone con i baffi, iniziava a pensare che davvero qualcosa di grave fosse accaduto, e non sapeva più come tranquillizzare quella povera donna che si appellava a lui come fosse la sua ultima speranza al mondo. Furono setacciati tutti gli ospedali, tutti gli obitori, ma Fabrizio F., sembrava davvero sparito nel nulla.

Cercarono di ricostruire gli ultimi movimenti del ragazzo, forse una delle ultime persone che l'avevano visto era la sorella Patrizia, che Fabrizio era andato a trovare il giorno prima della sua scomparsa,  ma secondo la testimonianza della sorella,  il giovane era tranquillissimo, sereno come sempre.

La famiglia disperata,  si rivolse anche ad un investigatore privato,  purtroppo anche lui non riuscì a scoprire niente,  nonostante i brutti presentimenti, tutti coloro che lo amavano,  stavano  aspettando il miracolo del suo ritorno,  due anni trascorsero,  ma questo miracolo non accadde.

In questi  due anni i familiari avevano continuato a pagare l'affitto dell'appartamento del loro congiunto, con l'intima speranza che ritornasse, ma alla fine, compresero che ormai era tutto inutile, decisero di disdire il contratto di locazione, e  di far liberare l'appartamento trasferendo tutte le sue cose in un magazzino di loro proprietà.  A questo trasloco, presenziò  l'investigatore privato, per rilevare eventuali tracce,  e incredibilmente lo smontaggio di una libreria dal muro, portò alla luce una telecamera nascosta.

L'investigatore si recò subito dalla polizia e sorpresa....in questa telecamera, furono trovate proprio delle  registrazioni  tra cui  quella degli ultimi istanti di vita del giovane Fabrizio, erroneamente sullo start?  infatti si vedeva chiaramente un uomo, che entrava dalla finestra, e cercava qualcosa, " una borsa nera" sotto il tavolo dello studio,  purtroppo  il ragazzo si accorse dell'intruso, e l'altro senza  nessun indugio lo uccise con un colpo di  pistola con il silenziatore, alla testa.

Ma chi era l'assassino? Il viso dell'uomo nel video era molto riconoscibile, infatti la polizia lo identificò come un deliquente molto pericoloso, uno spacciatore di droga di alto livello, che non erano mai riusciti ad incastrare, lui stesso,  una volta arrestato e messo alle strette confessò  ciò che era realmente accaduto : " Nulla di personale, si era trattato solo di un  un tragico scambio di borse, in pratica,  in un bar molto frequentato, solo poche ore dopo,  si era accorto dell'errore, era riuscito a trovare  nella borsa stessa  del ragazzo,  il modo per rintracciarlo,  doveva in ogni modo solo recuperare la borsa piena di droga, ma era stato costretto ad  uccidere il ragazzo,  quando egli si era accorto della sua presenza.  Per non lasciare tracce in quella stessa notte, aveva portato via ed  occultato  il cadavere, in una campagna vicina.

Nessun mistero paranormale dunque, solo un atto terribile compiuto  da parte di un essere senza cuore, che adesso è in un carcere di sicurezza e sconterà l'ergastolo,  ma Fabrizio non tornerà mai più, l'unica cosa che la famiglia ha potuto fare per lui è dargli l' ultima dimora, dove poterlo piangere.

Ogni riferimento a fatti realmente accaduti od a persone, è puramente casuale.

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