sabato 27 agosto 2011

Vita oltre la morte Indizi?



Qualcuno sostiene che in realtà sia la nascita che la morte siano solo illusioni, (noi come energia), siamo sempre esistiti, semplicemente, al momento della nascita ci immergiamo nel nuovo corpo formato da atomi e particelle, per poter interagire in un mondo materiale dove lo  spazio ed il tempo sono i padroni, ed alla fine altrettanto semplicemente, ci liberiamo di un rivestimento non più idoneo ed ormai obsoleto.


Altri invece sono ferocemente convinti, che noi siamo il nostro corpo e con la fine del suo ciclo, cesseremo di esistere per sempre, inutile preoccuparsi..conoscete anche voi il detto no?  Quando noi esistiamo, la morte non c'è, quando la morte appare, noi non siamo più...


Dunque chi avrà ragione? Considerando che le varie religioni, non possono dimostrare nulla, e un atto di fede, non è "conoscenza" o "sapere"


La parapsicologia, da innumerevoli anni cerca prove sulla possibilità della continuazione della vita, al di fuori della nostra dimensione, e vari studiosi investono tutta la loro esistenza, al  fine di trovare uno straccio di prova, per porre fine  a questo dilemma, con quali risultati? Per ora solo indizi...


a) - Sostengono in effetti,  che la telepatia e la chiaroveggenza sono delle realtà, che esse operano al di fuori della nostra dimensione materiale, per cui si potrebbe ipotizzare che qualcosa della nostra mente, potrebbe vivere anche al di fuori di questa dimensione...


Ebbene?, potrebbe essere invece che non conosciamo bene le possibilità della nostra mente, e che la parte del nostro cervello, da noi non utilizzata, riesca a produrre fenomeni inconsueti, come la telepatia e la chiaroveggenza, la nostra stessa dimensione è molto più complessa e difficile da comprendere..., definirla materiale credo sia solo un espressione di comodo.


b) - Le indagini medianiche, per quanto affascinanti, potrebbero rientrare in questa spiegazione, è vero che certi fenomeni, tipo apporti, levitazioni e comunicazioni medianiche, vedi metafonia, apparizioni, potrebbero indurre in buone speranze anche la persona più scettica, ma possono considerarsi vere prove?


c)- Le NDE  leggi qui "esperienze fuori dal corpo", questo campo è stato studiato, anche da eminenti  scienziati, molte persone hanno testimoniato sulle loro esperienze di pre-morte, e occorre dirlo sono estremamente suggestive...e confortanti.


Ma se avessero ragione quegli scettici scienziati che sostengono che il nostro cervello, nelle fasi più critiche, cerca di elaborare una via di scampo..."illusoria", al fine di creare appunto un'illusione che la vita continuerà altrove?


Insomma tutto ciò che viene rilevato come indizio, può essere spiegato e smontato..., dura dunque la vita di questi meravigliosi ricercatori.


Oggi,  mi sono pienamente immersa nel ruolo dell'avvocato del diavolo, ma ora basta, perché tutto sommato, esiste qualcosa di veramente straordinario, se voi foste a conoscenza che qualcuno riesce a vivere senza quell'importante organo chiamato "cervello"?   Cosa pensereste?,  Ebbene per favore leggete qui


Se, siete stati diligenti, e avete letto l'articolo, ora qualche dubbio...., sorgerà anche nella vostra mente...., una mente che potrebbe vivere dunque anche senza un cervello?


Gli scienziati scettici, generalmente si fanno scudo proprio grazie a questo portentoso organo, ma se esso non esistesse?


Lasciamo la nostra mente aperta a 360 gradi, non dobbiamo per forza fare parte di una categoria,  personalmente posso dire, che umilmente  non so, e sto cercando.....


Riusciremo mai a trovare una prova vera, al di là di ogni ragionevole dubbio? che l'uomo possa continuare a vivere, anche dopo la morte?, io spero di sì, ma nel frattempo, dal momento che non mi è permesso togliere il velo,  mi accontento di non negare nulla...


Che il mistero sia sempre con voi.



1 commento:

  1. SE TU SOLO POTESSI VEDERE GLI ORIZZONTI INFINITI IN CUI IO ORA VIVO E LA LUCE D'AMORE ETERNO CHE QUI TUTTO AVVOLGE NON PIANGERESTI SE MI AMI.-Messaggio Medianico di Gustavo Rol alla propria moglie poco tempo dopo la sua morte.

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