sabato 30 maggio 2009

Il guardiano del tempo



Era una domenica di settembre e pioveva a catinelle, le strade erano quasi allagate, e la gente se ne stava rintanata a casa.

Sulla via centrale della città, c'era solo lui, Francesco, triste, chiuso nei suoi pensieri, con un ombrello che non riusciva a proteggerlo dalla pioggia, era già tutto bagnato come un pulcino, ma lui non se accorgeva neppure, purtroppo il giorno prima, avevano seppellito suo padre, l'unico vero affetto della sua vita, certo aveva ancora sua madre, ma non aveva un buon rapporto con lei, e poi lei si era già risposata tre volte, e per giunta non si era nemmeno presentata al funerale.

Francesco continuava a camminare, senza una meta precisa, sapeva solo che non voleva tornare a casa, una casa ormai vuota, priva della dolce presenza di suo padre, che lo aveva lasciato troppo all'improvviso, iniziò ad attraversare la strada ma non si accorse che un auto a velocità folle stava sopraggiungendo, lo travolse e fu tutto buio..
rimase riverso senza vita, vicino al marciapiede, non c'era nessuno, ..... a dire il vero qualcuno c'era, una presenza misteriosa, vestita di luce, che pietosa si avvicinò, al corpo del ragazzo, ma non c'era più nulla da fare, a meno che....
Di nuovo la scena si stava ripetendo, Francesco stava attraversando, l'auto stava di nuovo arrivando a folle velocità, all'improvviso il ragazzo sentì uno spintone e si ritrovò per terra sul marciapiede, si rialzò tutto indolenzito, bagnato fino al midollo, e si domandò chi potesse avergli dato quello spintone, che gli aveva salvato la vita....

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