sabato 12 febbraio 2011

Lo scheletro gigantesco nel deserto




Quando gli scavi nel deserto, portarono alla luce un gigantesco scheletro munito di ali, l'archeologo inglese M.D., rimase annientato dalla sorpresa. Era da tempo che cercava un'antica città sepolta da millenni e quel ritrovamento fu del tutto inaspettato.


M.D., pensò subito che  fosse uno scherzo ben orchestrato di qualche suo collega, ma dopo aver analizzato le ossa, dovette ricredersi. L'altezza dell'essere sepolto doveva aggirarsi sui quattro metri, e l'apertura delle ali doveva essere stata immensa, ma l'aspetto più spettacolare che non rappresentava un animale preistorico,  (magari  un drago) bensì una figura umana anche se gigantesca.


Lo scienziato impose il silenzio ai suoi collaboratori, ma fu costretto a chiedere aiuto alla autorità più vicina, riuscì  così a trasportare l'enorme scheletro presso un grande magazzino di un istituto di ricerca, dove avrebbe potuto compiere tutte le analisi del caso, con l'aiuto di altri esperti.


Ciò che emerse fu sensazionale:
- quello scheletro era antichissimo...di almeno diecimila anni, e la composizione delle ossa era sorprendente, molto più complessa di quelle umane, inoltre strani e sconosciuti microorganismi, pullulavano nel loro interno, la cosa più spaventosa che quell'essere era munito oltre che di ali,  di denti da predatore e di artigli al posto delle unghie, inoltre sulle ossa frontali  era stato fissato un sigillo, che riportava delle lettere antiche e sconosciute.


Gli scienziati stanchi dopo dodici ore di lavoro continuo, decisero di fare una pausa e di riposarsi almeno per due ore, anche M.D. fu d'accordo.


Ma quando dopo poche ore gli scienziati tornarono sul luogo dove era stato portato lo scheletro, con orrore si accorsero che era sparito.......






Robert, scrittore di storie fantastiche, a quel punto si chiese come far continuare  quel racconto ...le soluzioni erano due:


- far risorgere quell'antico gigantesco essere alieno, predatore e munito di ali, infatti lo scienziato che aveva rimosso il sigillo, non sapeva che solo quel sigillo poteva dargli la morte, le lettere antiche, successivamente decifrate da un esperto, imponevano di non rimuoverlo.....;


- oppure una sottrazione  da parte di una fanatica setta, che adorava lo strano essere.


Robert, decise di prendersi una pausa di riflessione, ed accese la televisione, proprio in quello stesso istante, il telegiornale stava comunicando che era stato rinvenuto nel deserto uno strano scheletro gigantesco, con tutte le caratteristiche di quello della sua storia fantastica,  allibito, si chiese se stesse sognando e se la realtà gli avesse rubato il suo racconto o era accaduto esattamente il contrario?


Il finale a questo punto non era più necessario, ormai il suo racconto era diventato obsoleto....
però potete ben immaginare la sua espressione, quando il giorno dopo comunicarono che lo scheletro era sparito e che l'unico indizio :
" il luogo che ospitava i resti, era ormai solo un cumulo di macerie"

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