giovedì 17 febbraio 2011

Maledizione di Tutankhamun fu una vera maledizione? 2^ parte





Eccoci di nuovo qui, l'articolo rivisitato  di Sebastian Joaquim Fuchs, continua......


Prime di affrontare questa seconda parte, vi suggerisco di leggere la prima parte


E' stato sempre precisato da coloro che sostengono la teoria della maledizione dei faraoni, che un  gran numero di patalogie  responsabili delle morte legate alla scoperta della tomba di Tutankhamun, in buona parte premature, avevano sintomi simili, fra cui uno strano ottundimento dei sensi, depressione e spossatezza. Per spiegare questi strani fenomeni, molti scrittori hanno suggerito che gli antichi egiziani, conoscessero un veleno talmente potente, da essere efficace anche dopo millenni.
Qualcuno non si è risparmiato, ha persino ipotizzato, che gli antichi egiziani, per difendere le tombe dalla profanazione, utilizzassero spaventose radiazioni come quelle dell'uranio e del plutonio. Altri che comunque hanno evidenziato l'alta percentuale di mortalità tra gli egittologhi, deceduti peraltro di misteriose malattie.


Tra tanti, vi è stato chi era assolutamente scettico, come ad esempio il direttore del museo del Cairo, in un'intervista dichiarò : " guardatemi, per tutta la vita ho avuto a che fare con tombe, mummie e faraoni e non c'è nessuno più in salute di me"


Peccato che dopo aver pronunciato queste rassicuranti parole, sia morto a cinquantadue anni di un ictus fulminante......


Il buon senso si sa e la razionalità hanno finito per prevalere, e le leggende sulle maledizioni, sono state spiegate come strani casi, oppure come dicevo io...., con spiegazioni scientifiche, quali batteri pericolosi, che si erano formati nel tempo....


Ma ecco che sempre nel corpo dell'articolo è stata riportata una storia da far gelare il sangue anche ai meno impressionabili..., sentite che storia vale ben la pena di leggerla, e forse questa non è proprio di dominio pubblico:


Nel 1936 un giovane diplomatico scozzese A. Seton, si trovava in Egitto con la bella moglie Zeyla, ed entrambi presenziarono all'apertura di due sepolcri presso la sfinge e la grande piramide di Giza. Zeyla diede un compenso ad un uomo del luogo, perchè rubasse per lei un piccolo osso umano da una delle tombe. Tornati a Edimburgo, la donna lo mise in bella mostra nel suo studio all'interno di uno scrigno di vetro.


Ebbene i guai iniziarono subito. Entrambi marito e moglie, si ammalarono di morbi sconosciuti ai medici, e misteriosi incendi cominciarono a divampare qua e là per la loro casa. Un bimbo di nove anni che era il figlio della domestica, affermò di aver visto strani personaggi, con strani abiti camminare per la casa e soffermarsi davanti allo studio di Zeyla. Ninnoli ed oggetti posti su tavoli e scaffali iniziarono a cadere per terra, come  spostati da mani invisibili, mentre nella notte si sentivano strani colpi provenire da quello studio, dove la mattina si trovava tutto il mobilio spostato.


Alla fine Seton, trovò lo scrigno di cristallo, ridotto in pezzi. A quel punto decisero di riportare quell'osso nella tomba dove era stato prelevato.


Purtroppo Seton, tardò a mantenere la sua promessa ed una mattina, trovò il nuovo scrigno in pezzi e l'osso ridotto in polvere.


I Seton divorziarono e gli eventi misteriosi si fecero sempre più rari, fino ad interrompersi.






Cosa dire?.. potrebbe essere una storia inventata da uno scrittore dell'orrore, ma non è così, o potrebbe essere stato qualche buontempone a compiere tali disastri.... beh! le spiegazioni razionali potrebbero essere diverse...


Oppure potrebbe essere tutto dannatamente vero, e in effetti so per certo che quando si rubano delle reliquie ai morti occorre fare molta attenzione, perchè a volte si può andare incontro a dei veri e grossi guai, al di là dell'appartenenza egiziana o meno.




Ma la fatidica domanda è sempre la stessa :  la maledizione di Tutankhamun fu una vera e reale maledizione?


Al di là di tutte le opinioni e le spiegazioni,  forse la certezza che non lo sia stata, non l'avremo mai.

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