domenica 20 febbraio 2011

Il maestro e la chiave



Il maestro disse ai suoi allievi:


Io so cosa cercate davvero,
che qualcuno vi rassicuri,
sul fatto che questa vita sia solo una delle tante,
o solo un piccolo assaggio della vera vita.


Quando leggete coloro che scrivono sull'universo,
sulla sua vastità, sul fatto che è tutta una casualità,
e che certo siamo tutti composti degli stessi neuroni, e
degli stessi mattoni, vi deprimete e vi chiedete:
ma perchè dunque allora ci dicono che siamo unici ed irripetibili?


Perchè tanto spreco se questa è tutta una casualità?
Ed è pur vero che quando leggete la storia di Gesù,
vi chiedete ma è davvero esistito?
Esiste veramente un Dio?
Esiste una vita oltre questa o siamo solo piccoli
fiammiferi che si accendono e si spengono
"casualmente".


Io lo so cosa pensate,  e quali tormenti avete
non tanto per voi stessi, ma soprattutto per coloro che amate,
come si può accettare che coloro che amiamo
debbano morire?


Se la morte fosse un sogno come lo è la vita,
voi sareste altrove, già al sicuro
in una eternità incomprensibile
alla natura umana.


Quando una stella scompare ai nostri occhi oggi,
in realtà è già accaduto da milioni di anni,
ma lei non è morta, no, è semplicemente sparita
dall'orizzonte degli eventi.


Non esiste solo l'orizzonte degli eventi,
ma ben altro nascosto ai nostri deboli sensi.


I nostri sensi, sono strumenti idonei a
questo tipo di realtà, ed in questo spazio-tempo.


Provate a guardare oltre il mare, vi apparirà una linea,
come se aldilà non vi fosse più nulla,
anche questo è solo un inganno dei nostri sensi,
noi, sappiamo benissimo, che oltre quella linea
tutto continua.


Ebbene la nostra vita e la nostra morte
potrebbe essere come quell'orizzonte che sembra
finire per sempre.


La nostra razionalità, e i dogmi della religiosi,
non ci aiuteranno a procedere oltre.
Dovete affidarvi al vostro essere sottile,
al vero conduttore della vostra persona.


Trovate il vostro vero conduttore,
in ogni modo, con ogni mezzo,
è l'unico che vi darà gli occhi buoni per vedere,
vere orecchie per  sentire.
Tutto il resto è un inganno, od uno strumento
per giungere fino a lui.


Il maestro continuò : non disprezzate questa chiave che oggi vi ho dato,  restate in silenzio e riflettete per favore.

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