venerdì 6 maggio 2011

Confessioni di un fratello



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Eccomi qui a scrivere, solo io conosco la verità, di quel che accadde a quella povera ragazza, e non ho mai avuto il coraggio di confessare nulla a nessuno, lo so,  avrei dovuto denunciare mio fratello, ma non ho potuto farlo, lui per me è stato come un padre, anzi più di un padre, dopo che quello vero se ne era andato, lasciandoci soli e disperati.


Eppure a distanza di tanti anni il mio povero cuore non ha mai trovato pace, anche se mio fratello ormai è morto e sepolto e Dio solo lo sa quanto mi manca.


Mi domando spesso se non ho mai voluto sposarmi, per non rischiare di mettere al mondo un figlio con qualche tara....,  ho vissuto sempre solo, tenendomi lontano da possibili storie sentimentali, e la mia fama è sicuramente quella di una persona un pò strana,  per non dire peggio. Credo che sia così, in fondo mi sono sentito responsabile proprio come mio fratello, avrei potuto almeno confessare anonimamente dove si trova quella povera giovane, anche questo non ho avuto mai il coraggio di farlo, già perchè io so bene dove si trova,  come non potrei non saperlo.....


Mi ricordo tutto molto chiaramente quella maledetta sera, che mio fratello, mi venne a cercare e mi chiese di aiutarlo, che senza volere in un momento di rabbia, aveva ucciso la sua giovane morosa, un momento di pazzia, e lei aveva picchiato la testa e non c'era stato più nulla da fare.
Quanto eravamo giovani, lui ventitre anni  ed io neppure sedici, era lui il mio eroe, la persona sulla quale avevo sempre contato, l'affetto più grande, neppure mia madre amavo come lui, ed improvvisamente l'inferno, l'inferno più nero ci risucchiò.


Io fui il suo alibi, io fui l'aiutante, io fui il suo consolatore, quando la notte pazzo di rimorso voleva uccidersi..., ma in prigione no, mai, piuttosto la morte, diceva sempre lui, avrei dovuto forse consegnare alla morte il mio unico amato fratello?


Non so, cosa sarebbe stato meglio, non era un mostro mio fratello, nei vent'anni successivi, si era consumato lentamente, il suo spirito si era spento, e la voglia di vivere si era annientata, la depressione più nera l'aveva sommerso, tanto che ero io che provvedevo alle sue necessità, i ruoli si erano ribaltati, eppure io l'amavo ugualmente con tutto il mio cuore.


Ricordo l'ultima notte della sua vita, possono tornare indietro i morti? mio fratello credeva che lo potessero fare, perchè diceva che in quei vent'anni il fantasma della ragazza, gli era apparsa più volte, cercando di convincerlo a confessare e scontare la sua pena, lo pregava  perchè voleva una degna sepoltura, e che la sua famiglia sapesse dove piangere,  ma l'unica cosa che riusciva a fare era portare dei fiori su quel pezzo di terra dove non camminava mai nessuno.


Io non ho mai creduto, che potessero ritornare, i morti, ed invece ieri mi è apparsa ed ha fatto la stessa richiesta a me, di confessare ciò che era accaduto,  solo così lei avrebbe potuto trovare un poco di pace e con lei i suoi familiari.


Sto sistemando la mia casa, ho già trovato una famiglia per il mio Pepsi, il mio adorato cagnolino, ed oggi confesserò ciò che accaduto tanti anni fa, dirò la verità sulla scomparsa di quella povera ragazza, morta per niente.


Io sono stato un complice ed oggi sarò io a pagare anche per mio fratello, è giusto così, spero che lei possa trovare davvero pace,  e prego che sia così anche per mio fratello, che possa esservi un perdono anche per noi.
Spero tanto che sia così.






Ogni riferimento a fatti ed a persone ed a storie è puramente casuale.

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