venerdì 25 settembre 2015

Turista nella mia città






Riguardo Torino, è stato e vien detto di tutto e di più, io penso, nel  mio piccolo, che  l’anima di  una  città  sia  determinata  dalle persone che la abitano ed in questo è una città come tante, un po’ provinciale, un po’ cosmopolita, un po’ snob, di tutto un po’. Forse però qualcosa nelle sue viscere essa nasconde, molti parlano di  grotte alchemiche  scoperte da personaggi  illustri,  ma esattamente cosa  sarebbero?  Di  fondo  nessuno  lo sa,  ad  uno osservatore  attento questa  città  può  trasmettere  vibrazioni particolari, soprattutto in alcuni punti. 
Molti sapranno che la storia ufficiale riporta che gli antichi romani si insediarono quando era ancora una zona paludosa, creando templi  sui cui resti  si  son edificate chiese, come ad esempio il Duomo. 

Particolare curioso: l’altare è rimasto rivolto ad est, come era in origine. Rimanendo  nella  zona  del  Duomo, si  arriva  alla  chiesa  di  San Lorenzo, voluta da un re sabaudo, per celebrare una vittoria sui nemici, avvenuta nella notte dedicata a quel santo. Tale  chiesa  è  opera  del  Guarino Guarini  e  fu  un  azzardo  per l’epoca, a detta di molti per la forma ottagonale, secondo alcuni studiosi una simbologia sacra, l’8 la continuità. Essa presenta  anche altri aspetti  interessanti,  forse una sorta di percorso iniziatico  legato  alla  figura di Gesù,  dalla  nascita  alla morte, osservando i dipinti, disposti in un certo modo dal Guarini stesso.

Il percorso volendo, per un credente, inizia sulla scala sacra che conduce allo altare  dedicato  alla  Beata Vergine  addolorata  e prosegue partendo da sinistra della chiesa. Per i non credenti questo luogo è comunque interessante dal punto di vista architettonico, artistico e perché no? Anche estetico.

Molti  dicono che  Torino,  sia  una amalgama di religione  ufficiale cattolica e pagana, altri che nasconda segreti che molti personaggi illustri cercavano. Nel mio piccolo osservo con gli occhi di  un turista giovane ed inesperto e fotografo. La mia attenzione è catturata, restando nella zona della chiesa succitata, spesso dai dio scuri, Castore e Polluce, pare che tali sculture simboleggino, nella fantasia dell’artista che le creò, una sorta di protezione per la piazzetta reale. Secondo alcuni pazzi, Torino fu la città principale del continente atlantideo e sotto la suddetta piazza, in corrispondenza del palazzo che le da il nome, ci sarebbe l’antico tempio; i pazzi a volte han ragione…, sia quel che sia è un luogo affascinante, in cui si riversano turisti e residenti, nonché artisti di strada.

Anche  io  mi  lascio  affascinare  e  fantastico  sulle  dicerie  dei pazzi… ritrovandomi spesso a  danzare all’ interno di un antico orologio che segna un tempo che non è il nostro…


…. la fantasia a volte può condurre grazie alle sue vibrazioni.. in altre dimensioni? Chissà...






Ciao  Irene


6 commenti:

  1. Brava Irene, questo articolo mi è piaciuto moltissimo, e comunque la fantasia è un territorio tutto da esplorare...., l'immaginazione è il filo conduttore...

    Grazie per averci dato un assaggino sulla città in cui abiti, Torino è misteriosa, molto misteriosa...

    Un abbraccio.

    RispondiElimina
  2. Grazie a te per averlo pubblicato, la fantasia mi conduce sempre su terrritori inesplorati... Son contenta che ti sia piaciuto. Spero che riuscirai a poubblicare le foto che ti mandai dei due gemelli. Se non te le ritrovi te le invio di nuovo. Attendiamo i nostri graditi ospiti.
    Irene.

    RispondiElimina
  3. Hola, raggio di luna. Buoni spunti, davvero. Come già detto ho visitato Torino e i suoi dintorni in diverse occasioni, anche per lavoro e, ripeto, per me rimane una città in parte sommersa da tutta una serie di mysteryosy mystery. Proverò a dirne qualcuno che poi non sono che la punta della piramide. Chi la fondò, lottando con le acque stagnanti sapeva benissimo perchè lo faceva.

    Esistono luoghi, che gli antichi sapevano bene, "caricano", come altri che "succhiano" energia. Si teneva in debito conto la "forza" del luogo, la carica energetica che questo emana, influendo positivamente sulle persone a livello fisico, psichico e anche (soprattutto) spirituale, Torino è uno di questi, con tutti i pro e contro che le due energie (yin-yang) comportano. Queste conoscenze quasi dimenticate, sembra vengano oggi riscoperte, o almeno se ne discute. Certo NON sono fantasie se è vero come è vero che queste energie vengono pure misurate.

    Torino ha purtroppo, un alto numero di sette luciferine (stupide dal mio punto di vista), e pure un portone del ...diavolo, in via Alfieri. Un portone molto grande e bello con l'effige del diavolo, appunto. Aggiungo che il signorotto che fece costruire il tutto, si chiamava Giovanni Battista...guarda nù poco...Sensazioni non certo positive affluiscono dal Rondò della Forca, dove i condannati vi trovavano la morte.

    Un punto dove l'energia positiva si sprigiona (e bilancia) si trova nel punto in cui fu costruito il tempio - chiesa della Gran Madre. Trovo enigmatico "l'angelo" di Piazza Statuto, come del resto un sacco di altre cose, tipo il masso di S. Brigida, la Sindone, il Museo Egizio, ecc. Ho visitato pure i dintorni del capoluogo, rimpiangendo di non essermi fermato al famoso ponte su un'altro mondo (o del diavolo) di Lanzo Torinese, mentre ho avuto diverse opportunità di visitare la grande e mysteryosa Sacra di S. Michele, che si trova a guardia della valle e di fronte al discusso Musinè.

    Ho pure fatto visita a quel rapace (inteso come il volatile che lui ama...) di O. Airaudi e alla sua comunità di Damanhur. ma c'è ben altro cara Irene, come ad esempio la strana processione attorno alla grande pietra (davvero eccentrica) dove sorge il santuario di S. Besso. Enigmatica è pure la strana danza macabra ch'è effigiata in un dipinto nella chiesa di S. Michele Arcangelo a Candia Canavese. Ma c'è di più come dice una stucchevole pubblicità.
    A presto
    Malles

    RispondiElimina
  4. Sì, è vero la mia città suscista da sempre curiosità ed affascina, son Irene, per quanto mi riguarda tendo a sintonizzarmi sui flussi energetici che percepisco come sacri e vitali, hai citato la Gran madre, saprai che anche questa chiesa fu una idea di un re sabaudo. E'ssa è, presumibilmente, un centro di regolamentazione dell'energia della città, lo suggerisce la sua forma concentrica. Sottolino presubilmente, è una mia percezione e potrebbe esser sbagliata... Riguardo alla comunità che hai citato non mi pronuncio, Airaudi è peraltro defunto da diversi anni. Sull'effige del diavolo, ne parlano tutti, ma in realtà è una decorazione e null'altro, per quanto mi riguarda, ognuno giustamente coglie quanto preferisce. Io amo spesso sedermi sui bordi della fontana angelica di p.zza Solferino, non molto distante da via Alfieri, così chiamata dal nome della madre dell'artista che la ideò. Son raffigurate le quattro stagioni e molti ci vedono chissà quali messaggi... magari è vero. Chissà. Grazie della tua visita Malles, se vi andrà vi parlerò di altri luoghi di Torino. Un abbraccio.

    RispondiElimina
  5. Torino,oltre ai ricordi legati ai miei parenti che vi hanno vissuto e che ancora vi vivono,non può non ricondurre la mia memoria a quello che per alcuni era un abile prestigiatore e che per altri era un grandissimo sensitivo e mi riferisco al famoso Gustavo Roll che in questa superba città trascorse la sua esistenza terrena.E di lui,oltre a tutto ciò che si narra sulle sue presunte capacità paranormali o non,ciò che mi ha colpito molto profondamente,essendo io come tante altre persone di questo pianeta convinto che la morte non esiste assolutamente ma è come credeva anche Gustavo Roll solo una sorta di cambio di stato e di condizione spirituale,un messaggio medianico che egli riuscì a far giungere a sua moglie dopo il suo decesso,tramite un famoso medium dell'epoca che recitava testualmente così-------------Amore mio,se solo tu potessi vedere gli orizzonti infiniti in cui io ora vivo e l'Amore di Dio che tutto illumina con la sua Luce,saresti ansiosa di ricongiungerti con me.Con eterno amore,il tuo Gustavo.Ecco,Irene della tua bella Torino,oltre alle sue bellezze e la signorilità dei suoi abitanti è questo quello che io amo,la serena certezza di un grande signore torinese in una vita oltre la morte.Buon Lavoro a te e Daniela.Emilio

    RispondiElimina
  6. Grazie Emilio per la tua come sempre gradita visita e per la tua testimonianza sulla mia città. Irene.

    RispondiElimina