venerdì 3 luglio 2009

il controllore



Erano ormai trent'anni che lavorava come controllore per le ferrovie dello stato, ne aveva vista di gente, povera, ricca, triste, disperata, felice e maleducata, qualcuno senza biglietto lo aveva trovato, poveri diavoli, che non sapevano come sbarcare il lunario, spesso aveva chiuso un occhio, anzi tutti e due, ma quella volta che si era trovato davanti quell'uomo ben vestito, ma tanto strano, non parlava, sembrava ipnotizzato, con uno sguardo vuoto..., quando gli aveva chiesto i documenti, non aveva nemmeno fatto il gesto di cercarli. Peggio per lui pensò, se mi sta prendendo in giro, saranno cavoli suoi. Prese il telefonino e chiamò la centrale, e nulla l'unica cosa che seppero dirgli era di portarlo alla polizia ferroviaria. Bella rogna, alla stazione successiva, fu costretto a scendere con lui, tirandolo come fosse un bambino.
Arrivarono nell'ufficio ed anche gli altri si resero conto che c'era ben poco da fare, chiamarono la polizia...che arrivò dopo due ore... i poliziotti provarono a farlo parlare, gli frugarono nelle tasche... ma non trovarono nulla di nulla, decisero quindi, viste le sue condizioni catatoniche, di portarlo all'ospedale, per farlo visitare da qualche specialista.

Il giorno dopo su tutti i quotidiani, c'era la fotografia dell'uomo, con un breve articolo:
- trovato sul treno, sconosciuto, senza documenti, se qualcuno lo conosce, si prega di contattare immediatamente la polizia di Milano.

A quell'epoca, non esistevano trasmissioni come " chi l'ha visto" e dare una identità a qualcuno era abbastanza difficile.

Comunque le settimane successive, sempre dai giornali, il controllore seppe che nessuno si era fatto avanti.

Quel caso gli era talmente rimasto nella memoria, che dopo un anno, volle informarsi sulla sorte di quello sconosciuto.
In pratica l'avevano parcheggiato in una specie di reparto psichiatrico, andò a trovarlo, ed i medici gli dissero, che non aveva mai detto una parola, che fisicamente non presentava alcuna anomalia, ma probabilmente aveva subito un trauma psichico molto forte. Riuscivano a farlo mangiare, solo imboccandolo come un bambino, comunque tutti avevano preso a cuore il suo caso, e lo trattavano con affetto.

Se il destino non esiste, forse esiste il caso; un ladro anonimamente informò la polizia, che in una villetta isolata, che sembrava quasi disabitata, c'erano tre persone ormai morte da tempo. La scientifica accertò che queste persone erano una donna e due ragazzi, e trovarono una fotografia dell'uomo senza memoria. La causa della morte era stata asfissia, sicuramente dovuta ad una canna fumaria difettosa di un caminetto che si trovava nel soggiorno, stanza nella quale erano stati ritrovati tutti e tre, sicuramente erano passati dal sonno alla morte senza rendersene conto.
Da qui l'ipotesi che lo sconosciuto di cui ormai sapevano il nome e che era un bravissimo ingegnere che lavorava all'estero, rispettivamente marito e padre di quelle persone, ritornando a casa per un fine settimana, difronte a quello sconvolgente spettacolo, aveva perso il ben dell'intelletto, ed era scappato senza la sua valigetta, nella quale teneva documenti e denaro.
Insomma il mistero era stato svelato, comunque tutto ciò resterà solo un ipotesi, dal momento che l'uomo non si riprese mai più, e dopo circa dieci anni morì nel sonno per cause naturali, e tutto venne seppellito con lui.

La cosa più strana è che nessuno, parenti, amici si fecero avanti, solo alcune persone della nazione dove lavorava, lo dipinsero come un uomo tranquillo, che amava molto la sua famiglia, educato e gentile, e un bravissimo ingegnere. Stop.

Ovviamente ogni riferimento a persone ed a fatti come questo è puramente casuale.

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