mercoledì 2 settembre 2009

oltre la nostra vita umana mistero



Ancora una volta voglio parlare di questo argomento, che ognuno di noi, tende a relegare in un piccolo angolo nascosto, infatti solo quando una persona che ci è veramente cara muore, siamo costretti ad affrontare l’esperienza, se pur indirettamente.

La morte come la vita è un evento naturale, sappiamo sin da bimbi che prima o poi questa fine toccherà ad ognuno di noi, anche se speriamo che avvenga il più tardi possibile. C’è chi crede in un suggestivo dopo come ad un paradiso al di là delle nuvole o ad un terribile inferno situato chi sa dove, leggete Dante Alighieri, ha creato un vero capolavoro su questi temi.

C’è chi invece sorride dolcemente, e ci dice che la vita al di là è solo un passaggio ad un'altra dimensione, ma resteremo comunque in questo mondo vicino ai nostri cari, quindi coloro che muoiono non se ne andranno, ma resteranno con noi anche se noi non riusciremo a vederli, inoltre questi spiriti, ci potranno aiutare nel nostro percorso e ci attenderanno al confine, quando suonerà la nostra ora, questa ipotesi è molto consolante e ci piacerebbe molto, ma è lecito che possa nascere qualche dubbio o no?

C’è chi invece si sbellica dalle risate e sostiene che quando cesseremo di vivere, sarà tutto finito, saremo come dei dormienti senza sogni per l’eternità, terribile questa loro certezza, non da spazio ad alcuna speranza di sopravvivenza, immagino che coloro che la pensano così, abbiano poco rispetto per la vita.

La religione cattolica invece sostiene che ci sarà la resurrezione finale, ed i buoni andranno in paradiso ed i cattivi moriranno per sempre, anche questa ipotesi, non da scampo ai poveri cattivi, che in fondo sono serviti ai buoni per riscattarsi.

Un’altra ipotesi che ci perviene da coloro che si occupano di esoterismo, è che l’uomo perfetto dovrà ricongiungersi con Dio, perché lo spirito che ci anima, non è altro che una sua particella che prima o poi dovrà ritornare a Lui, ma ciò non significa affatto la perdita della consapevolezza, ma un suo ampliamento, purtroppo occorre essere molto integrati per accettare questa ipotesi, perché alla maggioranza delle persone ciò appare sicuramente una terribile violazione della privacy.

Un’altra possibilità è che il nostro quid, la nostra energia, si reincarni, nuovamente, ma sono pochi coloro che ricordano le loro vite precedenti, però in verità qualcuno esiste, ci sono stati dei casi anche abbastanza sconcertanti, potrebbe essere un argomento da approfondire.

Insomma esistono numerose correnti di pensiero, molti non sanno quale possa essere la verità, credetemi sulla parola, per quanto il nostro spirito sia forte, fino a che vivremo, nonostante tanti strani fenomeni sullo sdoppiamento, sul ritorno dopo un coma e tanti altri misteri, non avremo mai la certezza di ciò che ci accadrà, perché così è stato voluto, solo l’esperienza diretta risolverà questo enigma, ma ognuno di noi desidera che resti tale a lungo.

Una cosa voglio aggiungere, qualunque sia la verità, per quanto la sopravvivenza possa sembrare impossibile, voi siete stati creati esseri unici, non dimenticate che siete figli delle stelle, anche per la stessa natura crudele, perdervi del tutto, sarebbe un orribile spreco, e dal momento che qualcosa di supernaturale e superintelligente esiste senza alcun dubbio, vi propongo di avere speranza in questa grande forza illimitata, alla quale apparteniamo anche noi poveri esseri umani.

Sarei molto felice se qualcuno di voi volesse aggiungere altre ipotesi.
Ciao ed alla prossima.

3 commenti:

  1. Complimenti per il blog... Una stupenda riflessione...

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  2. Bella riflessione!UN poco inesatta relativemente alla parte esoterica, poichè consideri il fenomeno esoterico come un fenomeno unitario in tutte le culture cosa che invece non è assolutamente, pensa soltanto all'esoterismo cristiano stile rosacrociano e quello musulmano come i sufi, oppure correnti esoteriche come l'alchimia cinese o egiziana.

    Ognuna pone un'ipotesi interessante relativamente allo scopo della vita, scopo che si riconnette inevitabilmente al "cosa succede dopo" poichè non vi è propriamente un "dopo" prima della realizzazione dello scopo.

    Così secondo l'esoterismo cinese viviamo una catena di esistenze il cui scopo è migliorarci sempre di più fino a raggiungere la perfezione del buddah, a quel punto saremo liberi dalla sofferenza (e dalla catena delle rinascite).

    Invece i rosacrociani identificano lo scopo sempre col perfezionamento personale e sempre nell'arco di più vite (ebbene si sono cristiani che credono nella reincarnazione) ma mentre prima il "dopo" consisteva nel samsara qui consiste semplicemente nel passare oltre alla condizione umana, nel andare avanti in quel "disegno intelligente" che è il cosmo nella storia. Quindi non c'è propriamente un dopo, la vita è autoconoscenza di Dio da parte di Dio tramite Dio (secondo la concezione che noi partecipiamo alla natura divina poichè "a sua immagine e somiglianza").

    Relativamente all'alchimia egizia molto poco ne sappiamo, ma anche qui il "dopo" ci appare diverso, anzi completamente irrilevante, scopo della vita è l'unione mistica con Dio, una commistione con lui, divenire un tuttuno con Dio. E' evidente che raggiunto un tale scopo il problema della morte cessa di porsi.

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  3. Gentile lettore ti ringrazio questo significa davvero aiutare, ed interagire al 100%
    Spero che tu ritornerai.

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