venerdì 3 aprile 2009

L'infinito.



L'infinito si apre sopra le nostre tenere menti, e ci sussurra ciò che dovremmo conoscere, ma distratti ci culliamo, divertendoci a farci male, l'uno con l'altro, come bambini che giocano alla guerra.

Anche il genio, il poeta, il filosofo, partecipa a questi giochi troppo lunghi, per il tempo che ci è concesso. Ognuno così, forte nel suo ruolo, dimentica la paura.

Ma i cicli sono implacabili, e la vecchiaia corrompe le nostre amorose cellule ed i nostri pensieri. La morte sempre presente, prende forma, ma noi non sappiamo cosa è, non conosciamo mai il perchè.

Arrivati alla meta, molti si divertono a pregare, ma non vogliono pensare e con le loro certezze religiose, eludono il richiamo dell'infinito.

Come mi sento sola, io non voglio divertirmi a giocare, con la mia vita.
So che ognuno di noi è un microuniverso, sarebbe così facile capire il linguaggio dell'infinito.

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