domenica 5 ottobre 2014

Il ritorno alla vita di Luis






Nel suo vecchio laboratorio, Luis stava scrivendo le sue ultime volontà, all'unica persona che gli era rimasta, sua sorella Magda, nel caso che il suo pericoloso esperimento fosse fallito.

Le sue ricerche e le sue sperimentazioni, non erano mai state ufficialmente dichiarate, la sua autonomia e le sue rendite, gli avevano permesso di non dipendere da nessuno, era riuscito a creare un incredibile androide, che aveva chiamato "Giorgio",  lui era diventato il suo più fedele collaboratore, ma anche ricercatore, la sua intelligenza si era evoluta spontaneamente in modo incredibile , tanto da aiutarlo a superare numerosi scogli.

Come i suoi colleghi, protesi a conquistare la fama mondiale, aveva scoperto, che i fotoni a contatto con campioni di DNA umano, riescono ad organizzarsi e gli obbediscono come se esso contenesse una forza invisibile, e persino dopo così rimangono, anche se i campioni di DNA vengono tolti.

Aveva deciso insieme al suo fidato Giorgio, di effettuare un esperimento molto pericoloso, quello di fermare il suo cuore, per almeno dieci minuti, (da considerare che il massimo per la rianimazione sono 4 o 5 minuti) e verificare dall'altra parte, cosa sarebbe accaduto. Giorgio, era stato ampiamente istruito sulle fasi della rianimazione.

Il giorno era giunto, Luis aveva paura, quel salto nel buio, lo inquietava molto, tuttavia il suo programma era quello di capire, se ne avesse avuto la facoltà, cosa sarebbe accaduto e soprattutto se i racconti dei pazienti riportati in vita, si sarebbero riallineati alla sua esperienza, oppure si trattava solo visioni di un cervello morente. 

Giorgio, non era affatto tranquillo, nonostante non fosse umano, in qualche modo aveva maturato una intelligenza emozionale, cercò di convincere Luis a non sottoporsi a quell'esperimento devastante, ma si arrese davanti alla sua ostinazione e quando egli si distese sul lettino, ubbidì e fece quello che doveva fare...Tutto sarebbe stato registrato e monitorato.

Il cuore di Louis si arrestò, e solo al termine dei dieci minuti, Giorgio si attivò per rianimarlo, nella prima fase non ebbe successo, passò quindi alla seconda, e continuò continuò...., ma Louis non ritornò in vita, era ormai completamente perduto, nonostante ciò, Giorgio non si arrese i suoi tentativi di rianimazione continuarono per molto tempo, fino a che i suoi circuiti andarono quasi in tilt..

Poi il terribile silenzio, in quel laboratorio fuori dal mondo, il corpo ormai privo di vita, disteso sul lettino, e Giorgio, che sembrava vegliarlo.

Era trascorsa circa un'ora dal decesso, Luis si mosse piano, aprì gli occhi, Giorgio cercò di aiutarlo come poteva, lo massaggiò in tutto il corpo, per riattivare la circolazione sanguigna, il cuore aveva ripreso a battere regolarmente e dopo poco, Luis,  lentamente, si mise a sedere sul lettino e chiese a Giorgio quanto tempo era passato ...., la risposta lo lasciò senza fiato, subito verificò nelle registrazioni i suoi parametri vitali, secondo la scienza in quell'ora, lui era veramente morto, su questo non vi erano dubbi, eppure era tornato e non aveva riportato alcun danno.

Dovette farsi forza, ciò che aveva vissuto era stato davvero straordinario, non poteva non informare gli altri ricercatori,  per la parte tecnica, aveva tutte le prove, ma per il resto....si sarebbe trovato esattamente come i suoi pazienti? Forse no, la sua rianimazione era fallita, in realtà il suo ritorno alla vita, sembrava più miracoloso del previsto,  iniziò a scrivere:

" Dopo l'arresto del mio cuore, pensavo che vi sarebbe stata una sorta di annullamento, il nulla, il vuoto, il buio..., invece stranamente mi sono trovato in un mondo parallelo?, Avevo ancora un corpo, vedevo le mie mani, i miei piedi, solo che erano luminosi, poi qualcuno venne verso di me, era un essere di luce, che mi rimproverò aspramente, per essere arrivato lì, in quel modo, mi chiese come avessi osato compiere un esperimento del genere, non potevo giustificarmi in nessun modo, capivo che nonostante tutto l'amore che percepivo intorno e dentro di me, non esistevano giustificazioni, rimasi in silenzio..

L'essere di luce mi condusse in una città, dove i colori di arcobaleno, si fondevano ad una luce bellissima e dorata, vi erano molti altri esseri, che mi osservavano curiosi, ma anche con amore, poi fui portato in luogo indescrivibile, (non riesco a ricordare perfettamente), ma era qualcosa di meraviglioso, vortici di luce, esseri luminosi, operavano incessantemente, si potrebbe dire che stessero lavorando a qualcosa di umanamente inconcepibile, una sagoma umana splendente, si avvicinò a me e sorrise comunicandomi telepaticamente, che anche lui molto tempo prima, aveva condotto esperimenti non troppo etici, sulla sua persona, e poteva comprendere..., tuttavia, era un modo sbagliato di cercare la verità, il rispetto della vita è qualcosa di inderogabile, anche della propria vita...

Mi anticipò che ero morto, che Giorgio non era riuscito a rianimare il mio corpo, e questa situazione non avrebbe giovato a nessuno, per cui avevano deciso di intervenire e rigenerare il mio organismo. Mi chiese espressamente di comunicare, che ogni esperimento, deve essere condotto con grande coscienza, senza alterare l'equilibrio della vita, che dobbiamo considerarci ancora troppo giovani per capire gli effetti di certe nostre azioni sull'equilibrio generale.
Poi aggiunse: alcune vostre scoperte, sono molto importanti, la connessione di ogni cosa all'altra, il fatto che tutto è energia intelligente.

 Mi disse altre cose in quella strana dimensione, tante, io gioivo come un bimbo felice che riscopriva un mondo intero, ma mi avvertì che non le avrei potute ricordare, una volta ritornato sulla terra, che il nostro compito è comunque quello di ricercare, e soprattutto di vivere in unione ed amore, senza conflitti fatali, che la mia ricerca solitaria doveva giungere al termine e cooperare con altri miei simili, per il benessere di tutte le vite.

Poi mi accompagnò, davanti ad una specie di tunnel e mi disse : il tuo corpo è stato riparato, puoi tornare indietro, verrà un giorno in cui la morte non sarà più necessaria, per viaggiare da un luogo all'altro, noi stiamo lavorando da tempo a questo progetto, per ogni popolo sparso nel cosmo.

Poi i miei occhi si aprirono e mi ritrovai nel laboratorio..."



Louis, seguì le istruzioni in modo fedele, tutto il suo lavoro divenne di dominio pubblico, compresa la sua portentosa creazione "Giorgio" .

Stranamente, molti suoi colleghi, gli credettero, studiarono attentamente il suo caso: " Il ritorno alla vita", verificarono i parametri vitali dell'ora della sua morte, il cervello non poteva certo creare alcuna immagine, nonostante la mancanza della circolazione e dell'ossigeno, non aveva riportato alcun danno, qualcosa di straordinario era intervenuto....

Questo è tutto.


4 commenti:

  1. Daniela,il racconto è molto interessante e riapre come spesso accade nei tuoi articoli il discorso sulle ormai infinite esperienze di premorte che vengono vissute ormai quasi tutti i giorni da migliaia di persone in tutto il mondo.Per quanto riguarda la mia persona, ti posso dire di non aver mai vissuto questo tipo di esperienza ma che in tutta sincerità mi piacerebbe moltissimo vivere per poter constatare personalmente se in quello che raccontano coloro che sono tornati cè o no un fondo di verità.Comunque,anche se ripeto non ho mai avuto direttamente esperienze di premorte, ho avuto il piacere di ascoltare la testimonianza di due persone che, il primo a causa di un incidente stradale e il secondo a seguito a un attacco cardiaco, hanno vissuto questa sconcertante esperienza ai confini della vita.E ti posso assicurare con la massima sincerità che tutti e due non avevano nessuna intenzione di tornare su questa terra per il semplice motivo che essi mi hanno tranquillamente raccontato di aver visto qualcosa di talmente meraviglioso e sconvolgente da non riuscire quasi a trovare le parole per raccontarmelo e tutti e due mi hanno anche assicurato di non aver nè sognato e nè di aver mai sofferto di allucinazioni di alcun tipo.Quindi,arrivati a questo punto e constatato che ormai sono moltissime le persone che sostengono in maniera convinta il fatto che quello che loro hanno visto, quando il loro cuore si è momentaneamente fermato, è stata solo pura realtà, sarebbe ora a mio modesto avviso che la nostra scienza che liquida il tutto come una banale allucinazione,andasse alla ricerca di un altra ipotesi un pò più convincente perchè quella dell'allucinazione, a giudizio di coloro che hanno varcato il confine e che sono poi tornati, ormai fà acqua da tutte le parti e non è più assolutamente plausibile e accettabile da nessuno.La morte, a mio avviso che ho notato quanto pudore e quanta sincerità c'era nei racconti di quelle due persone che mi raccontavano la loro straordinaria esperienza,in realtà non esiste in quanto essa è solo il passaggio della nostra energia da questa dimensione ad un altra molto superiore.Questo è tutto.Emilio

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    1. Occorrerebbe prestare più ascolto a chi vive queste esperienze,
      Grazie Emilio

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  2. Esattamente,cara Daniela,perchè e tu ormai lo sai io personalmente credo di più a coloro che l'esperienza l'hanno vissuta sulla propria pelle e sono certi di aver visto anche se per poco tempo cosa ci attende dopo la morte, che alle pseudo ipotesi prive di nessun fondamento della nostra ottusa e a volte cieca scienza.Emilio

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  3. I viaggi "nell'altrove sono sempre più frequenti per il progresso medico che fa "miracoli" e apre nuove frontiere nello studio delle NDE. Il fenomeno è esploso negli anni '70 per le nuove tecniche di rianimazione raggiunte, ma la casistica non è nuova, tutt'altro, senza scomodare greci e romani, cito solo suor Maria Del Gesù ed i suoi "viaggi" nei primi decenni del '600.

    In merito gli studiosi non hanno un confronto sereno. Con questo, i "testimoni" vivono idealmente i frutti del proprio vissuto, d'apprima devono però superare la sindrome del rientro e del RIadattamento alla ordinarietà della vita, vita che viene vissuta in modo del tutto nuovo perchè profondamente cambiati, fortificati interiormente verso una spiritualità del tutto nuova.

    Le conseguenze positive che li accomunano risultano molteplici, e vanno dall'etica, psicologia, religione, paranormali, ecc. Quello che più attira l'attenzione è la sintomatica scomparsa della paura della morte. Diversi ricercatori su questo concordano, confermando l'assenza di ansia e di timore all'idea della fine, logicamente un tale effetto viene correlato alla credenza di sopravvivere alla propria morte.

    Queste esperienze di pre-morte possono costituire la leva da sempre cercata, in grado di sollevare il sipario del grande mistero, al pari di una luce nel buio.Il libro tibetano dei morti vede in questa luce il fondamento della realtà, cioè il futuro radioso che attende l'essere umano.Un saluto
    Malles

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